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Il Re delle spaccate in casa Ater, Lega contro Giordani. Il sindaco: «Opposizioni parlano per sentito dire, hanno toccato il fondo»

Sodero e Luciani: «Il comune doveva fare le verifiche». La risposta del primo cittadino: Il Comune aveva fatto le verifiche ed era pronto ad agire come previsto, a metà Settembre dalla Polizia locale»

Opposizione all’attacco dell’amministrazione, la quale non perde tempo e risponde. Due conferenze stampa distinte, una convocata da Lega e Lista Bitonci, l’altra da Forza Italia e nello specifico dalla consigliera Eleonora Mosco. La Lega ha puntato il dito contro l’amministrazione sul tema della sicurezza e dell’assegnazione delle case Ater. Forza Italia ha invece ancora attaccato sulla ZTL, nonostante le aperture di Giordani alle associazioni di categoria. “Gli associati non saranno mai d’accordo con questa proposta di queste finestre di apertura, si opporranno di sicuro”, assicurano da Forza Italia.

Il Re delle spaccate

La questione che però più di tutte ha acceso gli animi è la vicenda legata a Amor Ben Lazhar Torch, il cosiddetto re delle spaccate, a cui in realtà sono state attribuiti solo due colpi. L'uomo viveva in una casa Ater assegnata alla sorella. I consiglieri Sodero, Luciani e Pellizzari lamentano la mancanza di intervento da parte della polizia locale e sostengono che era compito del comune accertarsi della situazione. Questo ha mandato su tutte le furie il sindaco che ha risposto con toni decisi.

La replica di Giordani

«La polemica del giorno a cura dei soliti membri di un pezzo dell’opposizione (divisa) conferma che sulla strumentalità e sull’ignoranza dei fatti reali questi signori, e signore, hanno toccato definitivamente il fondo. Divulgano spesso falsità pronunciate senza vergogna di smentita e solo per “Sentito dire” con l’obiettivo chiaro di sviare dalla relatà stampa e cittadini. Ecco quindi che per quanto la mia pazienza sia grande stavolta corre l’obbligo di parlare, soprattutto a tutela della dignità dell’operato sempre professionale della nostra polizia locale e dei nostri collaboratori. I nostri agenti per ben due volte hanno svolto i sopralluoghi del caso nell’immobile in oggetto, non riscontrando occupanti terzi ma verificando che l’assegnatario non era presente, quindi comunicando tutti i dati agli uffici preposti per l’avvio della procedura di decadenza. Decadenza che trattandosi di procedimento amministrativo che tocca diritti primari non avviene in maniera automatica, ma con una precisa procedura che può durare anche ben più di un mese, per norma e a prescindere dalla nostra volontà. Il Comune quindi aveva fatto tutte le verifiche ed era pronto ad agire come previsto con report giunto a metà Settembre dalla Polizia locale. Quello mi pare non sappiano i tuttologi della “porzione” di minoranza che oggi fa confusione, mescolando addirittura procedimenti penali con procedure amministrative è che dal 3 settembre è in vigore la nuova legge regionale sulle norme di edilizia residenziale pubblica. Legge che a differenza del passato prevede che le revoche non siano operate solo dal Comune come era prima ma anche, congiuntamente, con Ater. Una legge che è fatta “Così bene” da non prevedere chi debba far cosa nel periodo di transizione dal regime vecchio a quello nuovo ad esempio sulle revoche delle assegnazioni, questo non rende chiari i processi e i protocolli, esponendo gli enti a cascate di ricorsi facili da parte di chi magari è nel torto ma rischia pure di farla franca per la carenza di chiarezza normativa della legge regionale. Come da nostra cultura non abbiamo operato un facile scaricabarile su altri, sport che mi pare sempre in voga su altri fronti, ma stanti queste lacune evdienti nella norma, Ater e Comune hanno avviato lunghi momenti di riunione e raccordo (documentati) per capire come agire in maniera concreta nel frattempo. Insomma, solo polveroni inutili di chi è in grado di agitare qualsiasi problema ma è incapace di offrire una sola soluzione».

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