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Ospedale, monta la protesta per salvare il Sant'Antonio nel giorno in cui parte il cantiere per la nuova pediatria

In occasione della presentazione del cantiere, pacifica ma rumorosa protesta per salvare l'ospedale Sant'Antonio: presenti alcuni consiglieri di Coalizione Civica, il consigliere regionale Claudio Sinigaglia e i comitati per la salvaguardia delle mura

Nel giorno della presentazione del cantiere dove sorgerà la nuova pediatria, monta la protesta di coloro che vogliono salvare l’ospedale Sant’Antonio. Tra questi anche alcuni consiglieri comunali di coalizione civica come Roberto Marinello e Stefano Ferro. Quest’ultimo ha avuto un confronto con Zaia, mentre il governatore si stava recando insieme a tutte le autorità alla cerimonia di abbattimento della vecchia Pneumologia. Insieme a Coalizione Civica anche i comitati per la salvaguardia delle antiche mura della città. Il consigliere Stefano Ferro ha avuto un confronto con il presidente Zaia sul tema degli ospedali cittadini. Inevitabilmente si è parlato anche della problematica della mancanza di medici. 

Il presidente Luca Zaia si è fermato a parlare anche con un altro manifestante, che ha esposto le problematiche relative alla riabilitazione e alla mancanza di posti nel pubblico. Questo costrinte le persone a rivolgersi al mercato privato se non addiritutura andare all'estero.

L'uomo, dalla sua carrozzina ha esposto questo tipo di problematiche al governatore che ha dato parola di interessarsente direttamente, a tal punto che il presidente ha scritto su uno dei cartoni usati per esporre gli slogan il suo indirizzo mail e il suo numero di telefono, in modo che l'uomo possa contattarlo direttamente. 

L'azienda ospedaliera è così intervenuta con una nota. «Per i Padovani non è cambiato nulla, cambia solo la gestione in relazione all’incardinamento dell’Ospedale Sant’Antonio all’Azienda Ospedaliera di Padova come previsto da DGR n. 22 del 13.3.2019 (nuove schede ospedaliere). Sono in corso approfondimenti tra Azienda Ospedaliera e USL n. 6 per definire  le modalità del cambio di gestione.L’A.O. di Padova non è mai stata in contrapposizione con l’Ospedale Sant’Antonio infatti la realtà vede ogni giorno cittadini di Padova curati negli ambulatori e reparti dell’Azienda nelle discipline generali e specialistiche, fino al Pronto Soccorso che è rivolto soprattutto ai padovani per il 94%. Inoltre va enfatizzata positivamente la presenza dell’Università, che oggi contribuisce con prestigiosi professionisti non solo nella didattica e ricerca ma anche nell’erogazione di decine di migliaia di prestazioni sia di primo livello che di alta e altissima specializzazione. Ciò rende  l’Ospedale di Padova un’eccellenza conosciuta e riconosciuta anche fuori dai confini nazionali. Le due Amministrazioni A.O. e USL n. 6 concordano sul fatto che l’Ospedale Sant’Antonio continuerà a svolgere la sua funzione di Ospedale all’interno della città di Padova fino alla realizzazione a Pd Est del Nuovo Polo della Salute. Questo passaggio consentirà una visione  unitaria dell’erogazione ospedaliera per ottimizzare l’offerta nelle diverse discipline: sia di urgenza che di non urgenza, ad es. consentirà l’attivazione di 50 posti di Riabilitazione - specialità oggi sottodimensionata nelle due sedi. Per quanto riguarda il personale dell’Ospedale Sant’Antonio e i contratti di lavoro in essere, è stata convocata dalle due Aziende una riunione il prossimo 13 agosto con tutte le Sigle Sindacali, nel pieno rispetto delle normative vigenti».

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