«La scomparsa di Ortopedia non è una razionalizzazione. È un modo irrazionale di razionare la sanità per i cittadini della Saccisica». Lo dice il capogruppo regionale di Italia dei Valori Antonino Pipitone, in una nota di commento alle schede ospedaliere, che usano l'accetta con il nosocomio di Piove di Sacco.

«Man mano che approfondiamo la visione delle schede – dice il medico padovano - le brutte sorprese emergono dalla superficie degli annunci mirabolanti e raccontano una realtà di provvedimenti insensati. Come quello di azzerare il reparto di Ortopedia dell'ospedale di Piove di Sacco, una follia che mortifica le professionalità create in questi anni. Uno dei problemi della sanità veneta è, infatti, proprio la fatica nel riconoscere il merito e le competenze qualificate».

Pipitone descrive la struttura di Piove: «Diretto da Valerio Pozza, un team di 6 medici e 15 infermieri, con 32 posti letto, serve più di 100mila utenti. Nell'ultimo anno ha svolto oltre 1.100 interventi, il 70% di traumatologia, con numerosi casi di gravi traumatismi per incidenti stradali. È un reparto totalmente autonomo nella gestione dell'interventistica ortopedica e protesica, che ha all'attivo oltre 8mila visite ortopediche al pronto soccorso ed altrettante in ambulatorio. Sono numeri che parlano chiaro. Annullare reparto e primariato è un'inutile cattiveria nei confronti del territorio della Saccisica, che merita di avere servizi di cura e assistenza adeguati».

«Porteremo la questione in Commissione Sanità, dove spulceremo le schede una per una, alla ricerca di una soluzione che garantisca il giusto equilibrio. Noi – ribadisce Pipitone- difendiamo i cittadini ed il loro diritto alla salute, non abbiamo nessuna posizione da difendere: sono loro il nostro unico riferimento».