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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Il senatore Ostellari critico su "Immuni": «Regole certe prima di introdurre l'app. A rischio libertà e democrazia»

«Questo grande fratello, chi lo governa? La nostra vita è caratterizzata dal poter svolgere le proprie attività in libertà, che rischiamo di perdere. Senza regole certe si rischia di compromettere le fondamenta dello stato di diritto e di conseguenza la democrazia stessa»

Il senatore Andrea Ostellari si dice molto critico sull’opzione di imporre ai cittadini l'app che traccia gli spostamenti per controllare la diffusione del virus. "Immuni", si chiama così l'applicazione, sta facendo molto discutere e divide la politica. Nel governo sia nella maggioranza che nella opposizione ci sono posizioni contrastanti. 

Regole

Lo raggiungiamo telefonicamente per farci spiegare qual'è la sua posizione sulla questione: «Prima di decidere sull’utilità dello strumento - spiega il senatore Andrea Ostellari - bisogna capire quali sono le regole che stabiliscono il funzonamento di questo strumento. Le regole che determinano il funzionamento di raccolta e di gestione dei dati. Nessuno ci ha spiegato dove sarà il server, dove verranno e come verranno fgestete tutte queste informazioni. Come queste saranno gestite nel rispetto della privacy di ognuno di noi. Prima di decidere se questo strumento sarà utile o no anche sotto il profilo sanitario, ci vogliono regole certissime».

Libertà

Il senatore non è contrario alle misure prese vista l'obiettivo importante da raggiungere ma pone dei quesiti da non sottovalutare: «In questi ultimi mesi abbiamo già subito una limitazione della libertà, certo per un fine più grande che è quello della salute. Non possiamo però sottovalutare una soluzione di questo tipo, quella di tracciare gli spostamenti di tutti, che potrebbe compromettere i diritti. Credo che sia opportuno che la commissione competente, come il Copasir, che vuole capire se ci sono queste garanzie. Credo quindi che agitare un campanello d’allarme sia utile».

Prospettive

Sono due prospettive diverse: c’è chi ha datto che sarebbe più utile se tutti lo usassero, dall’altra parte noi diciamo che ci vogliono delle regole certe. Molti di noi, io sono avvocato, abbiamo un segreto professionale. Tu fai il giornalista, sei ancora libero di andare dove vuoi? Ragioniamo su questi aspetti ma non trascuriamo i diritti: di movimento, di espressione, sono fondamentali. Se vengono compromessi devono essere ben regolati».

Divisione dei poteri

Nella divisione dei poteri dello stato, quello esecutivo, giudiziario e legislativo, se entra un meccanismo nuovo, bisogna prestare attenzione e capire chi lo controlla. Rischiamo di avere un controllore che non è controllato da nessuno. Questo grande fratello, chi lo governa? La nostra vita è caratterizzata dal poter svolgere le proprie attività in libertà. E’ quella che rischiamo di perdere. Senza regole certe si rischia di compromettere le fondamenta dello stato di diritto e di conseguenza la democrazia stessa». 

Senatore Andrea Ostellari-2

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