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Padova, Casapound manifesta per la liberazione dei Marò in piazza Mazzini

Sotto la statua di uno dei Padri della Patria, 50 militanti hanno esposto un grande striscione con scritto "Riprendiamoci i nostri soldati"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Si ė svolta ieri mattina la manifestazione di CasaPound Italia Padova per la liberazione immediata dei Maró prigionieri in India. Dopo Roma, in molte città italiane il movimento della tartaruga ha richiesto con parole forti un intervento duro contro le decisioni di Kerala.

In piazza Mazzini, sotto la statua di uno dei Padri della Patria 50 militanti di CasaPound hanno esposto un grande striscione con scritto "Riprendiamoci i nostri soldati". Cori e fumogeni a colorare la manifestazione che chiedeva anche l'immediata rimozione del Governo Monti. "Siamo qui per dimostrare al mondo che questa nazione non è morta e che nessuno può rapire impunemente soldati italiani in acque internazionali'', ha detto Alberto Bortoluzzi Segretario Regionale del movimento. "I politici stiano attenti ci sono italiani di un'altra pasta, italiani che non si arrendono, che non chinano la testa e che hanno intenzione di prendere in mano la Nazione. C'è chi si è fatto fregare un'altra volta votando Pd, Pdl o il 'comico' - ha detto ancora - ma questa situazione finirà, perché se non siamo uniti, se l'Italia non torna ad essere una Nazione, non usciremo mai dalla crisi."

Il responsabile provinciale Alessio Tarani ha rivendicato l'impegno del movimento per la liberazione dei marò ''dall'inizio di questa vergognosa vicenda''. ''Da febbraio dell'anno scorso - ha detto - abbiamo portato in piazza centinaia di persone in tutto il Paese in solidarietà ai nostri soldati. Abbiamo cercato uno scatto d'orgoglio, con blitz clamorosi, come l''assalto' simbolico all'ambasciata indiana a Roma, l'incursione all'Altare della Patria, lo striscione a Maranello prima del Gran Premio dell'India, i diecimila italiani portati a fischiare sotto la Farnesina il 24 novembre. Il nostro movimento si è impegnato nell'analisi delle 'prove', inesistenti quando non manipolate, che 'incastrerebbero' i soldati italiani per l'omicidio dei due pescatori scambiati per pirati, depositando un documento in procura il 13 marzo scorso, ma anche nella ricerca di una soluzione tecnica per riportare in Italia Girone e Latorre, con la promozione di una petizione perché venga loro offerto un passaporto diplomatico. E' trascorso invano oltre un anno, ora non c'è più tempo - conclude Tarani - Archiviata la gestione farsesca di questa vicenda da parte di un governo incapace e delegittimato, l'Italia ha ora il dovere inderogabile di agire come farebbe ogni Nazione degna di questo nome davanti a palesi e gravissime violazioni del diritto internazionale, arrivando a mettere in conto, sia pure come extrema ratio, un intervento militare di fronte a un'eventuale, illegittima condanna dei nostri soldati''.

La manifestazione iniziata alle ore 10.00 si è conclusa alle 12.30


https://www.casapounditaliapadova.org

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