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Park Prandina, Bertin sta con Giordani: «Sposa la linea della gente di buon senso»

Il presidente di Ascom Padova tuona: «L’ostracismo nei confronti dei parcheggi non ha motivo di esistere e, soprattutto, mette in crisi un commercio ed un turismo che chiedono un centro accessibile»

Si schiera dalla parte del sindaco Giordani. E lo fa apertamente: Patrizio Bertin, presidente dell'Ascom, si inserisce nel dibattito sulla nuova viabilità di corso Milano e dice la sua sulla "differenza di vedute" tra il primo cittadino e Coalizione Civica, lista che sostiene il vicesindaco Arturo Lorenzoni.

Park Prandina

Bertin parte subito all'attacco: «Una cosa è chiara: sono i cittadini che vogliono il parcheggio all’ex Prandina, non solo i commercianti. In questo senso mi sembra che il sindaco abbia capito perfettamente, sposando non dico la nostra linea ma quella della gente di buon senso: più parcheggi tra ex Prandina e Largo Europa, piazza Insurrezione libera e sistemazione di via Dante». In verità è proprio questa la linea dell’Ascom, linea che Bertin, nei giorni caldi dell’aperturta/chiusura della ex Prandina aveva messo nero su bianco. «In quell’occasione - ricorda - avevo prospettato l’idea di un parcheggio all’ex Prandina con almeno 5/600 posti. Niente in contrario che nelle ristrutturate costruzioni potessero trovare spazio associazioni di volontariato e culturali. E poi avevo caldeggiato l’idea che i posti auto del comune in area largo Europa potessero diventare disponibili».

Corso Milano

Il presidente dell’Ascom si era comunque spinto anche oltre proponendo la ridefinizione di corso Milano: «Mi ero permesso di suggerire la realizzazione di una pista ciclabile a doppio senso nella parte destra (procedendo verso il centro) che avrebbe sacrificato meno di trenta posti auto che l’apertura della ex Prandina avrebbe abbondantemente recuperato. Purtroppo si è proceduto in maniera diversa con le piste sui due sensi di marcia restringendo la carreggiata con problemi di flusso del traffico che, a mio modesto parere, potrebbero trovare soluzione, oltre che nella pista su un fronte unico, anche nell’apertura del doppio senso in via Volturno».

Il problema

Insomma, per Bertin le soluzioni ci sono, quella che manca è una visione pragmatica del problema: «L’ostracismo nei confronti dei parcheggi non ha motivo di esistere e, soprattutto, mette in crisi un commercio ed un turismo che chiedono un centro accessibile. D’altra parte andiamo sempre più verso auto a basse emissioni, quelle emissioni che invece, in questi giorni, sono aumentate nel momento in cui una viabilità poco funzionale ha costretto in colonna automobilisti che, fino al restyling di corso Milano, in colonna non c’erano mai stati».

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