Pirata della strada accusato di omicidio volontario, Pipitone (IdV): "Condividiamo spirito magistrato"
Il consigliere regionale di Italia dei Valori commenta la modifica del capo d'accusa al 22enne romeno che guidava il Suv che il 28 marzo scorso ha travolto ed ucciso, ai piedi del cavalcavia di Chiesanuova a Padova, un pensionato di 76 anni che attraversava la strada sulle strisce pedonali
«Condividiamo in pieno lo spirito del magistrato che ha cambiato in omicidio volontariato l'imputazione al pirata di Chiesanuova». Così Antonino Pipitone, consigliere regionale di Italia dei Valori, sulla modifica del capo d'accusa al 22enne romeno che guidava il Suv che il 28 marzo scorso ha travolto ed ucciso, ai piedi del cavalcavia di Chiesanuova a Padova, un pensionato di 76 anni che attraversava la strada sulle strisce pedonali. Dopo lo scontro l'investitore è fuggito, per costituirsi sette giorni più tardi.
«Le parole del magistrato: “l'accettazione del rischio di travolgere ed uccidere il pedone” - osserva Pipitone – sono un salutare schiaffo in faccia a chi invoca la fatalità ad oltranza. Parole che andrebbero traslate su decine di altri casi, in cui autentici pirati della strada tranciano vite umane con comportamenti scriteriati e coscientemente pericolosi».
«Non è più tollerabile – conclude il segretario provinciale IdV – che simili criminali del volante se la cavino con l'accusa di omicidio colposo. Proprio perché le regole, anche sulla strada, ci sono, devono valere e vanno rispettate per la sicurezza di tutti, auspico che questa decisione apra ad una nuova chiave di lettura che la magistratura possa usare in casi simili».