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Piva vs Donazzan, nuovo round: «Test antidroga agli studenti? Il compito della scuola non è criminalizzare»

«Ancora una volta si fa propaganda sulla pelle dei ragazzi. Il compito della scuola è quello di educare. Davvero un'uscita infelice quella dell'assessore regionale»

L'assessora Piva, con delega all'istruzione, ancora una volta manifesta la sua distanza dalle prese di posizione dell'assessore regionale Donazzan. Questa volta sull'idea di imporre dei test antidroga nelle scuole, agli studenti. Non una proposta a dire il vero ma un parere che l'assessore regionale sta promuovendo soprattutto sui media, radio e giornali.

«Perché bisogna - spiega l'assessora Cristina Piva -  criminalizzare in ragazzi. Penso proprio sia una idea buttata lì e buttata male. Una uscita davvero infelice. Perché dobbiamo schedare i ragazzi? Cosa si pensa di ricavare con questo tipo di uscite?». Qualche anno fa, solo per provocazione forse, ci fu una proposta simile per i parlamentari: «Che infatti si rifiutarono. Per loro non lo vogliono il test e invece per i ragazzi va bene? Ci sono insegnanti sensibili che sanno come si affrontano, con le famiglie, certi problemi. Imporre un test, una schedatura e una inevitabile criminalizzazione non aiuta certo la crescita dei ragazzi». Ancora una volta lei e l'assessora regionale avete una visione completamente diversa, è già accaduto anche con la vicenda dei presepi: «La mia impressione è certe uscite servano solo per fare propaganda, per attirare certe simpatie e cercare di prendere voti». 

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