Profughi, sindaco di Padova Bitonci "Criminali, è sbagliato accoglierli"

Non è la prima volta che il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, con l'arrivo di una nuova ondata di profughi assegnati anche ai comuni del capoluogo euganeo e del Veneto, punta i piedi lamentando un territorio già "saturo". Il primo cittadino del Carroccio torna sull'argomento, ancora più agguerrito di parole forti, dopo l'ennesimo annuncio dell'arrivo in queste ore di altri 150 migranti nella regione, di cui 32 a Padova.

"CRIMINALI, SBAGLIATO ACCOGLIERLI". "Sappiamo che gran parte di loro non sono profughi - ha commentato Bitonci - al di là di quello che c'è scritto sui loro documenti, ma veri e propri criminali. Accoglierli è sbagliato, i criminali non si accolgono, si spediscono a casa. Non sappiamo chi sono, non sappiamo che intenzioni hanno, non sappiamo se mantengono o meno legami con associazioni terroristiche". "Sappiamo tuttavia che la gran parte dei richiedenti asilo sbarcati in Italia - ha aggiunto il sindaco leghista - non riceve il permesso di soggiorno umanitario per mancanza di requisiti, che fugge all'estero o che si stabilisce abusivamente in edifici pubblici o privati. Sappiamo anche quello che quotidianamente riportano le cronache, ovvero che decine di richiedenti asilo o addirittura di immigrati a cui lo status di profugo è stato riconosciuto, vengono fermati dalle forze dell'ordine per spaccio, aggressioni e reati contro il patrimonio. Lo dico da sindaco e da delegato nazionale Anci per Ambiente e Protezione Civile - ha concluso - I quartieri delle nostre città rischierebbero di trasformarsi in baraccopoli. Pensare, come sembra sostenere il prefetto di Venezia, di sistemarli in caserme dismesse, capannoni industriali o tendopoli è una follia".