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Province, Consulta boccia il taglio Degani: "Sentenza ci rende giustizia"

La Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della riforma contenuta nel “decreto Salva Italia” varato dal governo Monti. Esulta la presidente della provincia di Padova, comunque favorevole a un riordino

"Il riordino non può essere un atto dettato dall'urgenza e dal dilagante populismo. Questa sentenza ci ha reso giustizia e ha reso giustizia anche alla Costituzione italiana che ha il pregio di essere molto chiara”. Commenta così, Barbara Degani, presidente della Provincia di Padova, il pronunciamento della Corte costituzionale che, accogliendo il ricorso presentato da diverse Regioni, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel cosiddetto “decreto Salva Italia" varato dal governo Monti.

RIORDINO PROVINCE: Cronistoria

DECRETO LEGGE INCOSTITUZIONALE. La Consulta ha riconosciuto la violazione degli articoli 77 e 133 della Costituzione che regolamenta l'utilizzo del decreto legge, quale strumento normativo a cui può ricorrere il governo per fronteggiare casi straordinari di necessità e urgenza e non quindi per realizzare una riforma organica e di sistema quale quella prevista per il riordino delle Province.

"RIORDINO SÌ, POPULISMO NO". “Si tratta davvero di una buona notizia – ha dichiarato la presidente Degani – perché, come ho sempre affermato, sono a favore del riordino degli enti, ma in modo sensato e ragionato. Bisogna arrivare ad una rivisitazione dell’architettura statale e locale che produca risparmi veri, meno burocrazia e servizi più efficienti".

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