Province, Padova potrebbe accorpare la piccola Rovigo
All'indomani del decreto deciso dal Consiglio dei Ministri per fronteggiare la crisi, Rovigo, che non arriva ai 300mila abitanti previsti e nemmeno ai 3mila km quadrati di superficie, potrebbe essere accorpata alla provincia patavina che così diventerebbe "maxi"
Cominciano a delinearsi i primi verdetti in Veneto per quanto riguarda le province. All’indomani del decreto deciso dal Consiglio dei Ministri, che dovrebbe salvare l’Italia dalla crisi e recuperare dalla regione 150 milioni, si prospettano le prime rivoluzioni epocali sulla cartina veneta.
Stando a quanto avrebbe riferito il ministro Calderoli, infatti, anche il Veneto cambierà fisionomia. Venezia, insieme ad altre nove città, tra cui Milano e Firenze, diventerà città metropolitana ovvero un ente che racchiude in sé le aree dei più popolosi capoluoghi di regione.
Ma la vera novità sarebbe la provincia di Rovigo, destinata a scomparire. Facendo dei calcoli infatti, la provincia non arriva ai 300mila abitanti previsti (avendone circa 250mila) né tantomeno la sua superficie raggiungerebbe i 3mila metri quadrati (arriva a sfiorare i 1790). Il rodigino allora, confinando con Padova, potrebbe essere accorpato al vasto territorio patavino. Che diventerebbe "maxi" se davvero lo inglobasse, con tutte le conseguenze, e gli onori, del caso. Ma anche Verona resta una candidata possibile, che darà certamente battaglia ai cugini veneti per non essere da meno.