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Provincia: dopo la "bocciatura" dei sindaci, consiglio approva bilancio

Il documento era stato "cassato", martedì, quando, tra i primi cittadini chiamati a votarlo, 10 si erano astenuti e 33 non si erano presentati. Mercoledì, l'approvazione (12 favorevoli) con immediata esecutività

Con 12 voti favorevoli e 4 astenuti, il consiglio provinciale di Padova ha approvato, con l’immediata esecutività, il bilancio di previsione 2015. Il documento era già stato votato (il voto, ponderato, era obbligatorio ma non vincolante) martedì dall’assemblea dei sindaci, ma, per poco meno di 7mila abitanti, non si era raggiunto un quorum positivo, a causa dell'astensione dal voto di dieci Comuni e dell'assenza dei rappresentanti di altre 33 amministrazioni. A guidare l'astensionismo, era stato il primo cittadino di Padova, Massimo Bitonci.

SORANZO. "Non sono stati semplici né il percorso di elaborazione del documento economico- finanziario, né quello dell’approvazione da parte dei sindaci e del consiglio provinciale, ma finalmente oggi (mercoledì, ndr) abbiamo adottato un bilancio che ci permette di dare risposte concrete alle richieste dei cittadini - dichiara il presidente della Provincia, Enoch Soranzo. Da domani, in seguito all’approvazione del Bilancio, tutta la macchina organizzativa provinciale subirà un’accelerazione per realizzare al più presto le attività già programmate e quelle che si rendessero necessarie nei prossimi mesi, forte dei 21 milioni di euro stanziati per le opere pubbliche sull’intero territorio padovano".

BUI. "Dalle dichiarazioni di voto di alcuni consiglieri – aggiunge il vice presidente, Fabio Bui - si è evinto con chiarezza che l’astensione di 10 amministratori e l’assenza degli altri 33, ieri all’assemblea dei sindaci, è stata una pura questione di appartenenza politica. Ecco, noi, amministratori di un ente che dovrebbe soltanto amministrare bene la cosa pubblica, siamo stanchi di ripetere che la politica deve star fuori dalla nuova Provincia. Ci piacerebbe davvero che il Consiglio, per la maggior parte formato da sindaci, persone che quindi ben conoscono le emergenze dei loro territori, s’impegnasse in modo coeso per amministrare al meglio la vita dei loro concittadini, cercando di risolvere in modo efficace i loro problemi quotidiani".

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