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«Non sono uno "scalda-careghe"»: Lorenzoni a ruota libera dopo le critiche dell'opposizione

Il vicesindaco di Padova replica all'opposizione («Io mi vergognerei se fossi in loro») e ai commercianti («Preferiscono vivere in un garage piuttosto che in un salotto») e annuncia importanti novità sul fronte del tram

«Non mi sembra che Sergio Giordani voglia dissociarsi dalle scelte sulla mobilità, se anche avesse avuto dei dubbi me l’avrebbe detto. E non sono uno “scalda-careghe”»: Arturo Lorenzoni risponde per le rime alle richieste e alle critiche dell'opposizione.

La replica all'opposizione

Decisamente per le rime, tanto che prima argomenta («Con le dichiarazioni di mercoledì il sindaco Giordani non voleva ridurre le mie competenze») e poi passa all'attacco deciso: «Mi hanno attaccato pesantemente? Anch’io andrei giù pesantissimo con l'opposizione, non se ne può più di questa continua strumentalizzazione. Hanno avuto una gestione della mobilità che definire insufficiente è veramente un eufemismo e ancora vogliono dare consigli? Io mi vergognerei se fossi in loro. Parliamo di quanti passeggeri hanno perso nel trasporto pubblico locale negli ultimi due anni della loro amministrazione? Hanno fatto il record del mondo e hanno il coraggio di dire qualcosa? Credo che si commentino da soli...».

Maggior vigilanza sul tram

Arturo Lorenzoni, quindi, annuncia: «Andremo a rafforzare l'attività di vigilanza sul tram, come previsto dal contratto di concessione d’uso del sistema tranviario che vuole che l'Aps si occupi delle manutenzioni. Ci sta a cuore la sicurezza cittadini e vogliamo garantirla fino in fondo. Non vogliamo bocciare nessuno ma vogliamo assicurare la buona gestione del sistema tranviario e che possa continuare a funzionare a dovere ancora a lungo. Daremo quindi l'ncarico a una persona o a una società anche entro fine estate».

"Mobility manager"

Il vicesindaco torna quindi sulla figura del "mobility manager", ormai sulla bocca di tutti da più di 24 ore: «Da tempo abbiamo pensato di investire su persona esperta in analisi di micromobilità. Questa figura rafforza la squadra, ci sarà un bando e noi abbiamo ben chiare le caratteristiche che cerchiamo. Ora dobbiamo vedere se inquadrarla come Comune o come Aps. L'introduzione del “mobility manager” è stata decisa da tempo col sindaco, dai tempi del Sir 3. La storia di Corso Milano non ha niente a che vedere con tutto ciò».

Corso Milano

Già, Corso Milano. Su cui Lorenzoni ha un'idea precisa: «Ogni modifica ha un periodo transitorio, dobbiamo avere la pazienza di vedere gli effetti del cambiamento». E quando puntualizza che «tutti i progetti sono stati confermati, non sono stati rimandati» svela anche: «Quando Sergio Giordani dice “abbiamo sbagliato” si riferisce a una sola e precisa scelta tecnica, ed è legata a Corso Milano, ma non è all’ordine del giorno il tornare indietro con questo progetto». E sul corteo dell'Associazione Commercianti del Centro è conciso ma chiarissimo: «Evidentemente preferiscono vivere in un garage piuttosto che in un salotto. Con queste modifiche garantiremo aumenteremo il valore ambientale e immobiliare della zona e ne guadagneranno tutti i cittadini in fatto di qualità della vita»

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