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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Risse, rapine e regolamenti di conti: la sicurezza a Padova torna un tema politico

Nell'ultima settimana almeno tre gli episodi gravi che hanno richiamato i protagonisti della politica

Tiene sempre banco il tema della sicurezza in città. Siamo in campagna elettorale e c'è chi strumentalizza gli episodi, ma dall'altra parte, nelle ultime settimane, ce ne sono stati almeno tre molto gravi che hanno fatto salire il livello di allerta in città. L'ultimo quello accaduto in corso del Popolo, dove due giorni fa un uomo è stato aggredito a calci, pugni e bottigliate a due passi dalla stazione. La scorsa settimana la rissa in piazza Duomo e poi la rapina finita a colpi di mazza da baseball. Ovviamente il mondo della politica continua a discutere.

Cappellini (Fdi)

«Questo è il mio sesto anno da consigliere comunale e sono sei anni che quotidianamente denuncio fatti come questi - commenta Elena Cappellini, capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Moroni - .Si convochi al più presto una commissione consiliare per ascoltare i residenti ed i commercianti che sicuramente hanno proposte da avanzare per rimediare alla situazione. Ancora due anni fa avevo presentato un progetto per Corso del Popolo che doveva imitare quello che è Corso Buenos Aires a Milano. Che fine ha fatto il grande progetto per la rigenerazione dell’area della stazione ferroviaria firmato da Boeri? Forse è il caso che si accelerino i tempi perché il rischio serio è che il progetto arrivi quando questa zona sará, di fatto, già morta. Tre alberghi hanno chiuso. Perché non si cerca, invece, una soluzione per recuperare questi edifici? Mancano alloggi per studenti, perché non pensare a un loro futuro utilizzo in questo senso attraverso ristrutturazioni realizzate in partnership con altri enti?».

Mosco (Lega)

A denunciare la violenza era stata la consigliera leghista ed ex vicesindaco di Massimo Bitonci, Eleonora Mosco: «La dinamica dell'episodio dimostra come a Padova i delinquenti non abbiano ormai paura di niente: solo un senso di assoluta impunità può portare a mettere in atto un crimine così grave in orario di punta, in una strada centrale frequentatissima da turisti, studenti e famiglie. La situazione è completamente fuori controllo. Il primo passo per risolvere qualsiasi problema è riconoscerne l'esistenza: nascondere la testa sotto la sabbia come ha fatto l'amministrazione, continuando contro ogni evidenza a parlare di una città sicura, ci ha portato a questa situazione. Le famiglie, in questa e altre zone di Padova, sono spaventate e arrabbiate. Camminare per strada senza paura di essere aggrediti dovrebbe essere la normalità: una normalità da cui il nostro comune è purtroppo sempre più distante».

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