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Politica Salboro / Via Pietro Bembo

Salboro, protesta taglio bando periferie: "Doveva essere la volta buona per la ciclabile. Vent'anni che aspettiamo"

Erano previsti 1.200.000 € per mettere in sicurezza la strada fino al confine comunale con Albignasego. La cancellazione del bando periferie scatena la protesta dei cittadini

Sembrava potesse essere finalmente la volta buona. Salboro sono anni che aspetta la pista ciclabile. Erano stati previsti 1.200.000 € per mettere in sicurezza la strada fino al confine comunale con Albignasego. Si dovrebbe realizzare la ciclopedonale, due nuove rotatorie, 3 porticcioli in legno per scavalcare fossi. In più nuovi spazi verdi, arredo urbano e poi nuovi alberi. "Un intervento per mettere in sicurezza e migliorare la qualità di un quartiere", così lo descriveva l'assessore Micalizzi a suo tempo, quando nessuno pensava al taglio dei fondi per i quartieri. 

La storia

Abbiamo così contattato una delle promotrici della protesta a Salboro, la signora Cecchinato, per farci raccontare l'iniziativa. E' anche l'occasione di raccontare un'attesa lunga vent'anni: "Era stata progettata - spiega la signora Cecchinato - dalla giunta Destro e inaugurata da Flavio Zanonato e Ivo Rossi, ma mai completata. Termina infatti nel “fosso” all’altezza di via Palla Strozzi. Nel tempo abbiamo fatto più richieste alle varie amministrazioni che si sono succedute, portato petizioni con raccolta di firme ecc. senza successo. Il sindaco Bitonci insieme all’assessore Grigoletto, all’indomani della loro elezione, dopo il sopralluogo per una petizione di circa 300 firme raccolte nel giro di qualche giorno nel mese di luglio, ci avevano assicurato che entro l’anno sarebbero iniziati i lavori,  ma poi, sappiamo tutti come è andata a finire".

La delusione

"Ora, che finalmente - prosegue la portavoce della protesta - l’assessore Micalizzi l’aveva presa a cuore e stavano per iniziare i lavori ci si mette pure il Governo bloccando i fondi per le periferie. Via Pietro Bembo, ad un’unica corsia, con il traffico pesante che si riversa per poi imboccare la tangenziale (dal momento che Albignasego e Maserà hanno messo il divieto di attraversamento) non è più praticabile in bici se non a rischio dell’incolumità personale. Infatti, fino ad una decina di anni fa i ragazzi delle medie venivano a scuola in bici e così i cittadini di Pozzoveggiani,.  “i Pussianari”, per frequentare chiesa, cimitero, palestra, farmacia e i vari servizi della frazione, ora non più. Per 1 Km circa, devono per forza o prendere il bus, o farsi accompagnare, o rinunciare perchè troppo pericoloso", questa l'amara conclusione.

Micalizzi, le proteste e i ricorsi

I soldi sono già impegnati e i cantieri sono già in gara. "Un danno per le città, non solo per Padova, e per le aziende che hanno investito per partecipare alle gare. Potrebbero partire centinaia di ricorsi in tutta Italia da parte non solo di Comuni ma di tante aziende", spiega l'assessore Micalizzi. "I cantieri potrebbero partire in due mesi. Noi abbiamo fatto tutto come gli uffici del Ministero ci ha detto. Abbiamo  rispettato i tempi e siamo pronti a consegnare le opere ai cittadini".

Salboro

Micalizzi, si è detto "vicino ai cittadini delusi ed arrabbiati per le ripercussioni che questa scelta del governo potrebbe avere. Questi finanziamenti che vogliono strapparci dalle tasche si stanno traducendo in interventi attesi da tanti cittadini che i Comuni stanno investendo in tante opere che migliorano la sicurezza, la vivibilità e la qualità dei quartieri".

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