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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Caos in Lega, Salvini espelle dal partito Fabrizio Boron

Il consigliere regionale ed ex assessore della giunta Bitonci ha sostenuto un candidato avversario del Carroccio alle ultime elezioni. Ma su di lui pesano le dichiarazioni di guerra pubbliche al sottosegretario e al commissario regionale, Alberto Stefani

Terremoto nella Lega padovana: il consigliere regionale ed ex assessore della giunta Bitonci (2014-2016) è stato espulso dal partito. A causare la decisione del consiglio di disciplina è stata l'ultima campagna elettorale, dove Boron avrebbe sostenuto a Mestrino il candidato sindacio avversario dell'esponente scelto dal Carroccio.

Mestrino

A Mestrino, invece di sostenere l'uscente Marco Agostini (poi vincitore), come tutta la Lega, avrebbe appoggiato il suo ex vicesindaco, Mario Fiorindo. Ma questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Boron, infatti, da più di un anno è in rotta con il partito. Dopo le amministrative dello scorso anno a Padova, con la candidatura di Francesco Peghin non condivisa con la base, aveva mosso accuse pesanti nei confronti di Massimo Bitonci e Alberto Stefani, che all'epoca avevano scelto l'imprenditore da opporre a Sergio Giordani.

Padova

I risultati sono stati nefasti, perchè Peghin ne è uscito sconfitto nettamente già al primo turno e questo ha permesso al consigliere regionale di puntare il dito contro i vertici della Lega padovana, nella convinzione che avrebbero pagato un prezzo salato per la batosta. Senza peli sulla lingua, ha sempre parlato pubblicamente di «metodo Bitonci» e di «poltrone romane», attirando l'attenzione anche del segretario federale, l'attuale ministro ai Trasporti Matteo Salvini. Ed è stato proprio Salvini a pretendere segnalazioni su queste ultime elezioni, pretendendo di conoscere eventuali "tradimenti". Dopo Mestrino, quindi, nella serata del 30 maggio, la decisione del comitato disciplina e garanzia del federale avvallata direttamente da Salvini.

Insolvenza

Sulla decisione ha pesato anche l'insolvenza di Boron nei confronti del partito. Da mesi, infatti, non versa la quota che ogni amministratore eletto o nominato è obbligato ad erogare: «Fino a quando la Lega non tornerà a fare la Lega continuerò a non farlo» aveva dichiarato il consigliere regionale. Insieme a lui espulsi anche i militanti Tiziana Gaffo, Michele Rettore e Massimiliano Bertazzolo.

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