rotate-mobile
ELEZIONI / San Martino di Lupari

San Martino di Lupari, sfiduciato Bortot. Non è più il sindaco del paese

Ad annunciarlo è lui stesso attraverso una lettera inviata ai cittadini. In 9 consiglieri lo hanno mandato a casa: «Hanno vinto l'odio, la vendetta, l'arroganza, l'egoismo, il menefreghismo verso i bisogni di una comunità già provata dalla pandemia e dalla scarsità di risorse. Su di me accuse infondate»

«Oggi è un giorno triste, per il paese anzitutto, per le occasioni che andranno perse. San Martino di Lupari si avvia verso il commissariamento». La voce è quella dell'ormai ex sindaco Corrado Bortot, sfiduciato da 9 consiglieri. Bortot ha scritto una lettera in cui ha spiegato i fatti.

Bortot

«Chi mi ha sfiduciato mi rivolge accuse infondate. Hanno ottenuto il loro obiettivo: non sono più sindaco. Hanno vinto l'odio, la vendetta, l'arroganza, l'egoismo, il menefreghismo verso i bisogni di una comunità già provata dalla pandemia e dalla scarsità di risorse - scrive l'ex sindaco - .Mi dispiace, perché ha vinto la voglia di voto anticipato, ha perso la razionalità. Ma la trasparenza non deve mai mancare. Ci sarà tutto il tempo per le valutazioni e per raccontare alcune verità che tanti oggi non conoscono, senza dubbio. Da cittadino, finalmente libero da veti e ricatti, ai concittadini tutti ribadisco che più di quanto fatto non si poteva fare con una pandemia e il disastroso livello di danni al bilancio, ereditato dalle precedenti gestioni. Suggerisco di onorare il voto, considerando le persone e non le chiacchiere, le bugie, le false promesse impossibili da mantenere o mai mantenute. Buon voto». 

Dimissioni

Bortot si era già dimesso lo scorso 18 gennaio dopo la lettera di sfiducia. Termina dunque ufficialmente dopo due anni e mezzo la legislatura di Borto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

San Martino di Lupari, sfiduciato Bortot. Non è più il sindaco del paese

PadovaOggi è in caricamento