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Venerdì, 19 Aprile 2024
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«Non stiamo svendendo la sanità ai privati, basta bugie»: lo sfogo di Luca Zaia

Il Presidente della Regione Veneto commenta i dati dello studio realizzato da Azienda Zero e presentato da Zaia con l'assessore alla sanità Manuela Lanzarin, e il direttore generale regionale, Domenico Mantoan, alla presenza dei direttori generali delle Ullss venete

"Alla luce delle reiterate polemiche rispetto all’ipotesi di un aumento del peso della sanità privata nel sistema sanitario regionale del Veneto, l’Azienda Zero ha realizzato un articolato studio che, partendo dall’anno 2010, dimostra come sia priva di fondamento l’asserzione secondo la quale la sanità della Regione Veneto si stia evolvendo sempre più verso la 'privatizzazione del servizio pubblico' con il passaggio di varie attività al privato convenzionato": inizia così il dettagliato comunicato inviato dalla Regione Veneto sulla questione della sanità pubblica e privata.

I dati

Lo studio, corredato da slides, è stato presentato venerdì 27 dicembre dal Presidente della Regione, Luca Zaia, affiancato dall’assessore alla sanità, Manuela Lanzarin, e dal direttore generale regionale, Domenico Mantoan, alla presenza dei direttori generali delle Ullss venete. Il Rapporto, che si articola in elaborazioni statistiche estremamente particolareggiate, indica che, tra il 2010 e il 2018, la spesa complessiva per il privato accreditato è passata da 861 milioni a 808 milioni, pari a 53 milioni in meno e al 6% in meno. Meno 8% al privato per le prestazioni ambulatoriali (264 milioni nel 2018 contro 286 nel 2010). Per quanto riguarda i ricoveri, il privato, tra il 2010 e il 2018, ha subito una contrazione di stanziamenti del 5%, passando da 574 milioni a 544. Nel 2010, emerge dal rapporto, il Fondo Sanitario Regionale era di 8 miliardi 137 milioni, dei quali 719 milioni per i privati. Nel 2018, il Fondo sanitario Regionale è ammontato a 8 miliardi 913 milioni (+9%) dei quali 634 milioni per i privati (-12%). In Veneto, inoltre, le strutture private accreditate risultano aver contratto la loro attività, riducendola dal 27% (anno 2010) al 16% (anno 2018).

I commenti

Commenta Luca Zaia: «Mi auguro che con questi dati ufficiali e incontrovertibili smetta di soffiare quel venticello bugiardo secondo cui la Regione starebbe svendendo la sanità ai privati. È vero il contrario. È vero che il pubblico sta rafforzando la sua presenza e che, sempre di più, si occupa delle prestazioni a più alta complessità: quelle, per intenderci, che il privato non farà mai perché non remunerative. Ne consegue che il privato non rovescerà mai il rapporto con il pubblico, perché non gli conviene, e che sempre di più, almeno in Veneto, la sanità sarà universalistica e quindi saldamente pubblica. Chiunque sostenga il contrario racconta frottole e semina preoccupazioni ingiuste tra la gente, portata inopinatamente a temere di doversi rivolgere sempre di più al privato, pagando di tasca. Non è vero e non lo sarà mai». Aggiunge l'assessore Lanzarin: «Da questa analisi emerge chiaramente il sistema universalistico su cui basiamo la nostra organizzazione sanitaria, supportato dal fatto che il pubblico gestisce pressochè la totalità delle prestazioni ad alta specializzazione e dei ricoveri per acuti. Non va dimenticato che la quota del privato negli ultimi anni è scesa anche grazie ai forti investimenti (almeno 70 milioni l’anno) che la Regione ha fatto per dotare i suoi ospedali pubblici di macchinari di ultimissima generazione». I macrodati e quelli di nicchia sono stati illustrati dal Direttore Regionale Domenico Mantoan. Di seguito alcune indicazioni sui diversi ambiti analizzati.

Fondo sanitario

La diminuzione della spesa rivolta verso il Privato Accreditato, in controtendenza con l’aumento della quota del fondo sanitario nazionale riservata al Veneto, evidenzia come la maggiore disponibilità economico finanziaria sia esclusivamente rivolta al Settore Pubblico, considerato ancora una volta il principale motore del “Sistema salute” Veneto.

Spesa nel privato accreditato

Esaminando la spesa complessiva pro capite in favore di Strutture Private Accreditate dichiarata nei bilanci regionali, emerge che un rilevante numero di Regioni con popolazione confrontabile presenta valori significativamente superiori a quelli del Veneto. Secondo dati riferiti al 2018, il Veneto è al decimo posto in Italia, con 123 euro di spesa pro capite, dietro a grandi regioni come Lazio (che detiene il record della spesa per i privati con 281 euro pro capite), Lombardia, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Provincia di Trento, Piemonte e Calabria.

Posti letto

Confrontando la dotazione di posti letto delle Strutture Private Accreditate del Veneto con i valori nazionali emerge come il settore privato accreditato assorba il 18% dei posti letto complessivi, rispetto ad una media nazionale del 29%, a testimonianza di un governo del “Sistema salute” fortemente orientato verso il Settore Pubblico.

Riorganizzazione regionale dell'offerta

Nel quinquennio 2012-2018 le Strutture sanitarie sono complessivamente diminuite da 704 a 684 (-3%) per effetto della razionalizzazione compiuta dalla Regione, che adottando i più moderni standard in materia di riallocazione dei reparti per intensità di cure, nonché acquisendo le più moderne infrastrutture tecnologiche, in tempi brevissimi ha previsto, realizzato e reso operativi nuovi Ospedali che offrono all’Assistito un ambiente all’avanguardia in materia di sicurezza e comfort.

Budget

Nel 2010, il Pubblico garantiva il 73% del volume di prestazioni della specialistica ambulatoriale; tale valore nel 2018 saliva a 84%; per contro, gli erogatori Privati Accreditati nello stesso periodo hanno contratto la loro attività, riducendola dal 27% (anno 2010) al 16% (anno 2018). Coerentemente, il budget assegnato alle Strutture Private Accreditate che erogano prestazioni ambulatoriali diminuisce da 129 mln€ (valore 2010) a 116 mln€ (valore 2018).

Posti letto nelle strutture private

Tra il 2013 e il 2019, i posti letto per acuti in convenzione con il privato sono diminuiti di 152 unità. Sono invece cresciuti di 312 i posti letto per post acuti. Il Budget è però rimasto invariato, perché un posto letto per acuti costa circa il doppio di uno per post acuti. La Regione ha quindi rafforzato il suo target di copertura pubblica delle prestazioni a maggior complessità.

Laboratorio e riabilitazione

In analogia con l’andamento dell’intera attività di specialistica ambulatoriale, nella branca «laboratorio» si è verificato un andamento fortemente decrescente negli anni da parte degli Erogatori Privati Accreditati, riducendosi nei volumi dal 20% all’11%. Anche la branca «riabilitazione» evidenzia una netta riduzione della produzione del Privato Accreditato.

Ricoveri

I volumi della assistenza ospedaliera sono sostanzialmente rimasti invariati: nel 2018 le Strutture Pubbliche hanno erogato oltre 553 mila ricoveri (80% sul totale), mentre le Strutture Private Accreditate 124 mila. Le Strutture Pubbliche erogano in via esclusiva un significativo set di «DRG ad alta complessità» (trapianti, interventi di Cardiochirurgia e di neurochirurgia, etc.), la cui valorizzazione economica è in costante aumento e vale nel 2018 il 36% dell’intera produzione degli erogatori Privati Accreditati.

Drg chirurgici

La prevalenza delle Strutture pubbliche nella produzione dei Drg chirurgici (raggruppamento omogeneo di diagnosi) ad alta complessità evidenzia un rapporto di circa 4 a 1 tra la produzione del Pubblico e quella del Privato Accreditato.

Ricoveri chirurgici ortopedici urgenti

Gli interventi di ortopedia sono prevalenti su tutte le altre discipline, essendo complessivamente pari al 35-40% della totalità dei ricoveri chirurgici, e in costante aumento. Gli interventi (traumatologia) nei reparti di ortopedia sono prevalentemente erogati presso le Strutture Pubbliche, con un trend sempre crescente, mentre le Strutture Private Accreditate si dedicano prevalentemente a interventi di protesica (inserimento o sostituzione di protesi), il cui aumento non è confrontabile con quello del Pubblico.

Mobilità sanitaria interregionale

Considerando la mobilità sanitaria interregionale, l’erogazione di ricoveri negli anni 2010 - 2018 da parte delle Strutture Private Accreditate aumenta del 54%, mentre quella delle Strutture Pubbliche resta sostanzialmente invariata, pur con l’importante incremento dell’attrazione nella produzione di ricoveri di alta complessità delle Aziende Ospedaliere, evidenziato nella rappresentazione del trend del «peso DRG». Significa che il valore delle prestazioni erogate dal pubblico rimane comunque superiore a quello del privato.

Ospedali privati in Veneto

Sono in totale 26, localizzati nelle Ullss 2 Marca Trevigiana, 3 Serenissima, 4 Veneto Orientale, 5 Polesana, 6 Euganea, 8 Berica, 9 Scaligera. Tutti sono stati accreditati prima dell’1 gennaio 1995.

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