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Mattarella scioglie il consiglio comunale di Abano, Aversa è commissario straordinario

Porta la data del 4 agosto 2016 la firma del decreto che prevede lo scioglimento dell'organo consiliare. Poteri al commissario straordinario fino alle prossime elezioni

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Abano Terme. L'atto è del 4 agosto 2016 e prevede, contestualmente, la nomina del già commissario prefettizio Pasquale Aversa a commissario straordinario, con i poteri spettanti al consiglio, alla giunta e al sindaco, fino all’insediamento degli organi ordinari con le prossime elezioni, presumibilmente nel maggio 2017.

LA CRONISTORIA: 13 LUGLIO: SOSPESO IL CONSIGLIO, POTERI AL COMMISSARIO - 8 LUGLIO: CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA DIMESSI - 5 LUGLIO: IL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE - 24 GIUGNO: CLAUDIO SOSPESO DA SINDACO, ARRIVA IL COMMISSARIO - 23 GIUGNO: L'ARRESTO DELL'APPENA RIELETTO SINDACO LUCA CLAUDIO

SCIOLTO IL CONSIGLIO COMUNALE DI ABANO. "Considerato che il consiglio comunale di Abano terme è stato rinnovato nelle consultazioni elettorali del 5 giugno 2016, con l'elezione del sindaco e di 16 membri - si legge nel documento firmato da Mattarella - considerato, altresì, che nel citato ente non può essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi a causa della riduzione dell'organo assembleare, per impossibilità di surroga, a meno della metà dei componenti del consiglio", il presidente della Repubblica "decreta che il consiglio comunale di Abano Terme è sciolto". Venendo a mancare il consiglio comunale, qualora cadesse la sospensione seguita alla carcerazione, Luca Claudio non potrà tornare a vestire il ruolo di sindaco.

LA CRONISTORIA. Allegata al decreto di scioglimento e parte integrante del documento è la relazione stilata dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, nella quale si ripercorrono i momenti che hanno portato allo scioglimento del consiglio: dalla sua elezione, nelle consultazioni elettorali del 5 giugno 2016, con l'elezione del sindaco e dei 16 consiglieri, alla sospensione del primo cittadino dopo l'arresto nell'ambito della cosiddetta "tangentopoli delle Terme" e alla nomina, da parte del prefetto di Padova Patrizia Impresa, di un commissario con i poteri del sindaco e della giunta, per una durata corrispondente alla sospensione della carica: Aversa convocò il primo consiglio comunale, nel quale, tuttavia, non si arrivò a mettere d'accordo i membri per l'elezione di un presidente. "Nel comune si è ora venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa della riduzione dell'organo assembleare a meno della metà dei componenti, per effetto delle dimissioni rassegnate con atti separati da 10 consiglieri nei giorni 7 e 8 luglio 2016 - si legge nella relazione di Alfano - conseguentemente, il consiglio comunale si è ridotto sei componenti, determinando l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo impossibilitato, per mancanza del quorum legale, ad assumere alcuna delibera. Il prefetto di Padova, pertanto, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale, disponendone, nel contempo, con provvedimento del 13 luglio 2016, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del Comune". Alfano conclude: "Considerato che nel suddetto ente non può essere assicurato il normale funzionamento degli organi dei servizi, essendo venuta meno l'integrità strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell'organo, si ritiene che ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento".

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