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Politica

Il senatore De Poli: «Il nuovo decreto con le nuove restrizioni "ammazza" l'intero comparto economico»

«Con le citta deserte e, di fatto con il coprifuoco, molte attività anche non direttamente coinvolte subiranno danni pesantissimi»

Non piace il nuovo Dpcm al senatore De Poli, lo dice senza tanti giri di parole: «Diciamo no a decisioni calate dall'alto che non hanno minimamente tenuto conto delle richieste di Regioni, sindaci e forze di opposizione. Il Governo modifichi il decreto prevedendo la chiusura almeno fino alle 23 per i ristoranti e per i bar con servizio al tavolo. Perché un bar o ristorante è sicuro fino alle 18 e dopo le 18 non lo è piu'? E' una decisione senza senso. Il nuovo decreto con le nuove restrizioni "ammazza" l'intero comparto economico: con le citta' deserte e, di fatto con il coprifuoco, molte attivita' anche non direttamente coinvolte subiranno danni pesantissimi». 

Economia

«Il paradosso e' che chi, come queste attività, ha finora investito su sanificazione e sicurezza, oggi si trova costretto ad abbassare la saracinesca - continua - Il Governo aveva il compito di garantire la sicurezza sul trasporto pubblico e, come denunciamo da mesi, non è stato fatto nulla. Al contrario, chi come ristoratori e bar ha dimostrato grande senso di responsabilita' rispettando tutte le regole previste, oggi paga il costo piu' alto delle nuove restrizioni». Secondo De Poli, «questo decreto mette in ginocchio l'economia a 360 gradi: dall'artigianato all'agricoltura, al commercio e al turismo. Persino gli agriturismi, in aperta campagna, saranno costretti a chiudere alle 18. Ci sono aziende agricole che hanno come unico sbocco commerciale le attivita' di ristorazione: queste misure metteranno in ginocchio tali attività».

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