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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Lega, parte la sfida alla segreteria provinciale: Rettore contro Pettenuzzo

Il candidato dell'ala "marcatiana" denuncia però una disparità di trattamento da parte dei vertici della Lega: «E' chiaro da che parte stanno e chi stanno aiutando»

Sarà Nicola Pettenuzzo a sfidare Michele Maria Rettore alla segreteria provinciale della Lega. E' lui l'uomo scelto dal commissario regionale Alberto Stefani per l'ala rappresentata da lui, Massimo Bitonci e Andrea Ostellari. Mentre Rettore sarà a guardia di quella dell'assessore regionale, Roberto Marcato. Più defilato c'è Fabrizio Boron, che potrebbe anche scegliere di candidarsi a sua volta. Una battaglia tutta interna tra le due fazioni, ma che è solo l'antipasto di quella che ci sarà poi per la segreteria regionale.

Pettenuzzo

Pettenuzzo è il sindaco di San Giorgio in Bosco e consigliere provinciale con deleghe alla sicurezza, allo sport e alle politiche energetiche. Negli ultimi mesi erano state valutate anche altre ipotesi come quella del sindaco di Cittadella Luca Pierobon, di quello di Cadoneghe Marco Schiesaro e dell'attuale commissario provinciale Marco Polato (oggi assessore a Vigonza, ma a rischio, visto che i consiglieri leghisti in carica avrebbero chiesto la sua testa al sindaco Boscaro). Alla fine la scelta di Stefani è caduta su Pettenuzzo, che senza avere in mano l'accordo di sangue con Bitonci e Ostellari, ha deciso comunque di ufficializzare il nome del candidato durante una delle tante cene natalizie leghiste che si stanno tenendo in provincia in questi giorni. Una fuga in avanti comunque non contestata dai due sottosegretari e quindi senza conseguenze.

Rettore

Rettore invece aveva già lanciato la sua candidatura, ma oggi torna alla carica e denuncia la disparità di trattamento tra lui e Pettenuzzo da parte dei vertici della Lega. «Per poter depositare la mia candidatura ho necessità di raccogliere oltre 100 firme, motivo per cui mi sono rivolto al Commissario Provinciale e al Commissario Regionale (Polato e Stefani, ndr), chiedendo di poter avere accesso, nel massimo rispetto della privacy, all'albo dei militanti – scrive sui social - .Nei giorni scorsi ho provato in tutti i modi a contattarli, ma ormai è chiaro, visti i dribbling ("ti diamo la lista dei segretari di sezione se vuoi") e le non risposte, che non me lo vogliono dare. Nel frattempo, il commissario regionale, lo stesso che a me non risponde al telefono e ai messaggi, durante una cena natalizia dove erano presenti diversi iscritti di più sezioni, ha presentato personalmente la candidatura di un altro militante. Sono molto rammaricato perché auspicavo una competizione alla pari, mentre invece chi ricopre ruoli dirigenziali nel partito si sta comportando in modo sicuramente non imparziale e corretto ma, invero, altamente anti democratico. Sono quindi costretto a fare ricorso alle mie risorse e conoscenze personali e, non potendo avvalermi della lista dei militanti, che con buonissima probabilità è invece già in mano al mio competitor - o quantomeno ai suoi "autorevoli" supporters, chiedo a tutti voi una mano nel condividere con i tesserati padovani questo mio appello. Il mio scopo è farmi conoscere il più possibile per poter esporre i miei programmi e la mia visione del partito. Viste le poche armi di cui dispongo chiedo ai Militanti che mi conoscono e che apprezzano la mia candidatura di contattarmi e, se lo ritengono, di aiutarmi per la raccolta firme e per il congresso. Ho fatto un passo avanti perché voglio bene alla Lega e farò di tutto affinché si possano ristabilire la meritocrazia nelle scelte, l'applicazione di regole uguali per tutti e soprattutto la riscoperta dei valori identitari della dialettica interna e della democrazia vera».

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