Sgarbi show alla presentazione di Peghin: si propone come assessore alla cultura
A sorpresa è arrivato alla presentazione della coalizione di centrodestra per Peghin, Vittorio Sgarbi: ha detto di essere disponibile a fare l'assessore e poi ha detto la sua sul libretto per la campagna elettorale
La conferenza stampa di lunedì 14 marzo è quasi al termine, il centrodestra ha appena dato il suo appoggio ufficiale a Francesco Peghin. Ed ecco che nel caffè Sacra Famiglia entra a sorpresa Vittorio Sgarbi.
L'aspirante assessore
Sgarbi si è presentato (senza mascherina all'interno del locale) con Umberto Carriera, rappresentante veneto del movimento Io apro, coloro che si erano opposti nel gennaio 2021 alle chiusure a causa del Covid. «Padova, quando ero consulente di Giustina Destro, è stata al centro di grandi mostre - ha detto Sgarbi - E questo ha fatto alzare il livello della credibilità della città su un dato fondamentale: è la prima città dell'arte in Europa con Giotto. L'idea che il Prosecco sia diventato bene dell'umanità prima di Giotto fa capire che qualcosa non funziona. Qui il centrodestra ha trovato l'unità e ha un'offerta ampia». E poi l'annuncio: «Do la mia disponibilità a fare l'assessore alla cultura. Me lo concede la legge Bassanini, posso fare il sindaco di una città e l'assessore in altre ottomila perchè una è una carica elettiva, l'altra nominale».
Il libretto
Lo show di Sgarbi è proseguito con commenti a dir poco taglienti sull'opuscolo creato per la campagna elettorale di Peghin. «Vedo tre difetti - ha cominciato - Primo, qui scrivi "Piacere". È sbagliato, il galateo lo preclude come "buon appetito" perché è troppo corto. La cosa che devi dare a una persona che non conosci è il tempo, quindi devi dire "Mi fa molto piacere di conoscerla". Però forse significa che Peghin è già popolare. Seconda cosa, "Care padovane, cari padovani": solo quelli di sinistra mettono le donne prima. L'italiano ha la desinenza plurale al maschile, mettere le donne prima è da comunisti. Terzo - ha concluso - È vero che un politico deve essere utile agli altri ma non devi usare il verbo "servire", semmai "essere utile"».