Sicurezza e lockdown: in aprile quasi seimila persone controllate e solo il 5% sanzionato
Bonavina: «Chi ci attacca sulla sicurezza usa argomenti pretestuosi e offende la nostra Polizia Locale di cui dobbiamo essere orgogliosi. I dati del loro lavoro svolto durante il lockdown ci dicono che i padovani rispettano le regole»
Con l’emanazione del primo DPCM emergenziale dell’8 marzo 2020 veniva imposto il primo lockdown, per i cittadini, tramite il divieto di spostamento dalla propria abitazione fatta eccezione per motivazioni legate all’attività lavorativa, alla salute, a situazioni di necessità, da rendersi con autocertificazione cartacea. La polizia locale è stata quindi chiamata immediatamente ad operare per vigilare affinché il DPCM fosse rispettato. Nella mattinata di venerdì 9 ottobre l'assessore alla sicurezza Diego Bonavina e il comandante della Polizia Locale, Lorenzo Fontolan, hanno presentato alla stampa i dati degli interventi fatti durante quel particolare periodo. Dati che il comandante sintetizza così: «Noi abbiamo osservato che c'è stato un rispetto rigoroso per quanto riguarda le prescrizioni. E' chiaro che poi nel periodo primaverile, dopo tanto tempo passato a casa, poteva essere una tentazione uscire ma a parte qualche situazione particolare lungo gli argini non ci sono stati grossi problemi».
Fontolan poi fa anche notare: «Padova è una città che ha una forte propensione al rispetto delle regole. E' chiaro che senza l'emergenza epidemiologica il fatto che i ragazzi vogliono uscire di casa la sera sarebbe vista come una cosa normale».
Anche l'assessore Diego Bonavina vede i numeri come elementi positivi: quasi seimila persone controllate e più di quattromila veicoli, circa trecento le persone sanzionate perché senza autocertificazione. «I dati ci dicono che abbiamo elevato 5% di contestazione a fronte dei tanti accertamenti. Questo ci dice che la stragrande maggioranza delle persone sa come bisogna comportarsi». Chiediamo quindi all'assessore se c'è davvero un problema sicurezza: «Le polemiche in questo senso sono strumentali quasi sempre. I beni primari per i cittadini sono la salute e la sicurezza. Chi ci attacca su questa, dicendo però da un lato che le forze dell'ordine fanno un gran lavoro e dall'altro criticando noi e quindi la polizia locale, lo fa perché non ha altri argomenti per attaccare l'amministrazione comunale. Ma del lavoro della nostra Polizia Locale noi dobbiamo essere orgogliosi».