Sigillo città a Zanonato, è polemica Toniato: "Mi ha insultato e deriso"

"Con Zanonato avevo costruito una bella amicizia nata dalla passione comune per la montagna. Il ministro non ci ha pensato un attimo a cancellarla in 10 secondi attaccandomi personalmente come io non mi ero mai permesso di fare (ovviamente) nei suoi confronti, prendendomi in giro, dicendo cose sul mio conto inaccettabili (soprattutto con riferimento ai miei figli), attaccandomi (o facendomi attaccare) in Facebook con falsi profili ed infine deridendomi in diretta televisiva mentre ero assieme a lui a parlare del progetto dell’Appiani", parole del consigliere comunale padovano dell'Italia dei Valori Michele Toniato, che dalla sua pagina Facebook spiega in un lungo sfogo le motivazioni da lui stesso definite "tutte personali" che lo vedono contrario al conferimento del sigillo della città all'ex sindaco di Padova Flavio Zanonato. La cerimonia, decisa dall'amministrazione guidata da Ivo Rossi, braccio destro dell'ex primo cittadino, è in programma per lunedì a Palazzo Moroni e ha sollevato un vespaio di polemiche. Immediate le reazioni dall'opposizione, ma è bufera anche nel centrosinistra. E rispunta la querelle sulla questione Appiani.

PIPITONE (IDV): "Bene sigillo a Zanonato, IdV ci sarà"

LE POLEMICHE. Dal centrodestra fioccano i primi annunci di "diserzione" alla cerimonia, in primis dal pidiellino Alberto Salmaso, anche lui memore di attacchi diretti che Zanonato gli avrebbe indirizzato in sede di Consiglio negli ultimi tempi del suo mandato. Attacchi confermati da Toniato che, sempre tramite Facebook, scrive: "Mi ha colpito ad esempio quanto ha dichiarato Alberto Salmaso che è stato pesantemente insultato da Zanonato in aula del Consiglio (ed io ero presente e lo posso testimoniare)". Invito rispedito al mittente anche dalla leghista Mariella Mazzetto, da sempre acerrima nemica politica dell'oggi ministro allo Sviluppo economico. Ma a colpire sono soprattutto le dichiarazioni di Toniato. L'esponente dell'Idv inizia con il sobrio annuncio: "Mi è arrivato l'invito a partecipare, lunedì prossimo, alla cerimonia di consegna del sigillo della città a Flavio Zanonato. Ho comunicato alla presidenza del Consiglio comunale che non parteciperò perché non condivido questa scelta per una questione di opportunità e per motivi personali", che incassa fra l'altro il "mi piace" della capogruppo di Sel Elena Ostanel, poi, a chi gli chiede maggiori spiegazioni riguardo la sua scelta, risponde con dovizia di particolari concludendo: "Non renderò omaggio a chi mi ha insultato, attaccato in modo ignobile e deriso in pubblico… che ci volete fare… credo ancora che la coerenza sia un valore!". A spezzare una lancia in favore della scelta di Palazzo Moroni arriva il consigliere democratico Paolo Guiotto che sempre sul social network commenta: "Caro Michele, non sta a me prendere le difese di Zanonato. Possiamo discutere sulla rilevanza di queste cerimonie. Tuttavia Zanonato è stato sindaco di Padova per 17 anni tra i vari mandati, credo, segno che comunque i cittadini hanno più volte confermato la sua persona come amministratore. Credo abbia dato molto alla città e non so quanti sindaci di Padova hanno ricoperto anche l'incarico di Ministro della Repubblica. Forse la scelta sarà stata un po' frettolosa, ma non direi che è completamente fuori luogo da non sostenerla".

RISPUNTA IL "CASO APPIANI". Anche in proposito della questione Appiani Toniato ci va giù pesante e accusa Zanonato di aver fatto "una colossale figura di merda". "Invece di sostenermi - scrive il consigliere - e di pensare che quella trasmissione poteva essere un ottimo veicolo di informazione affinché più di qualche privato potesse considerare l’ipotesi di investire nel progetto, ridendo e parlando in dialetto, ricordo molto bene che aveva detto che lui i privati non li aveva mai visti e che non si sarebbe fatto nulla… A quanto mi risulta i privati che volevano investire sull’Appiani c’erano eccome, come tutti sapete (Birra Antoniana stanzia 150.000 euro per i lavori di restauro!!! Il progetto è già alla Sovrintendenza per l’ok definitivo dopodiché partiranno i lavori)".