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Zan: «Grave azione contro i sindaci a Schiavonia, presenterò interrogazione a ministra Lamorgese»

Allo sdegno del deputato del Partito Democratico si aggiunge quello del segretario provinciale Vittorio Ivis: «Da cittadino di Monselice provo rabbia e imbarazzo per la sindaca leghista Bedin e il suo comportamento a dir poco vergognoso e servile»

«Esprimiamo piena solidarietà ai sindaci che oggi hanno manifestato davanti all’ospedale di Schiavonia per far sentire la voce di quei 180mila cittadini del Distretto 5 abbandonati da Zaia e dalla Regione e che sono stati multati per assembramento dalla polizia locale di Monselice. Ci chiediamo come sia possibile che Zaia, nella sovraesposizione mediatica di queste settimane, non abbia trovato un minuto di tempo per rispondere alle richieste di questi sindaci, preoccupati per i loro cittadini a cui sono stati negati servizi sanitari primari ed essenziali, come un pronto soccorso. Come spiegano tutti i tecnici della sanità, l’emergenza Coronavirus si protrarrà ancora a lungo e l’attenzione resterà altissima: è quindi altamente probabile che l’ospedale di Schiavonia non ritorni alle sue normali funzioni di presidio del territorio ancora per molti mesi. La Regione ha intenzione di restare in silenzio e non rispondere a questi cittadini per tutta la durata dell’emergenza, come se non esistessero? In capo a Zaia pesa la responsabilità istituzionale e politica di trovare una soluzione, probabilmente però preferisce cavalcare l’emotività di una emergenza sanitaria senza precedenti, che risolvere problemi contingenti che hanno una resa mediatica minore». Questo il commento di Alessandro Zan (deputato del Partito Democratico) e Vittorio Ivis - segretario provinciale del Partito Democratico - sulla manifestazione dei sindaci della Bassa Padovana all’ospedale di Schiavonia.

Alessandro Zan

Continua Zan: «Presenterò al più presto un’interrogazione alla Ministra dell’Interno Lamorgese perché sia verificata a pieno la legittimità dell’azione della polizia locale di Monselice contro i sindaci durante il picchetto, che, è giusto sottolinearlo, manifestavano in piena sicurezza, rispettando le distanze e con tutti i dispositivi di sicurezza individuali, come mi è stato confermato dal Sindaco di Battaglia Terme Momolo, anch’egli presente e multato con queste ragioni assurde. Inoltre non sono stati multati solo i sindaci, ma anche giornalisti presenti per documentare l’accaduto e che svolgono una funzione pubblica garantita dalla Costituzione. Quanto accaduto è gravissimo, perché viene violato anche il diritto di cronaca e devono essere accertate eventuali responsabilità».

Vittorio Ivis

Conclude Ivis: «Da cittadino di Monselice provo rabbia e imbarazzo per la sindaca leghista Bedin. Sarebbe dovuta essere in prima fila a Schiavonia a manifestare per il bene dei suoi concittadini, per garantire loro il diritto alla salute, e invece fa dichiarazioni vaghe, come se non fosse a conoscenza di nulla, mentre la polizia locale del suo comune è andata a multare i colleghi in prima linea a Schiavonia. Un comportamento a dir poco vergognoso e servile. Ricordo che la Bedin è al servizio dei cittadini e non di Zaia, che sembra aver dimenticato quasi 200mila persone».

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