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Il Sindaco Giacinti dopo il plebiscito: «Pressing sulla Regione per il raccordo della grande viabilità»

Ha raccolto il 79,24% delle preferenze il riconfermato sindaco di Albignasego. «Per risolvere il problema del traffico stiamo solo aspettando di far partire i cantieri. Consumo di suolo? La nostra amministrazione lo ha diminuito»

Con il Sindaco sono entrati in consiglio comunale ad Albignasego ben 8 candidati della sua lista "Giacinti Sindaco per Albignasego": oltre alla riconferma di Federico Rampazzo che ha raccolto quasi mille voti, anche Valentina Luise, Marco Mazzucato e Daniele Maran. Compreso il primo cittadino quattordici consiglieri su diciassette rappresentano la maggioranza. Quella di Albignaseco non è neppure una vittoria per il sindaco Filippo Giacinti, perché il 79,24% delle preferenze raccolte per la sua riconferma con i 10.001 voti, hanno più l'aria di un plebiscito. La sua avversaria, Luisa Fantinato non è andata oltre 17,38% con i suoi 2193 voti. A fronte di tutti questi numeri va anche detto che anche qui come in quasi tutti i comuni, l'affluenza è stata bassa. Solo il 60% dei cittadini di Albignasego, aventi diritto al voto, si è recato alle urne. 

Ci riceve nel suo ufficio, in Municipio, il sindaco Filippo Giacinti. Come si spiega un risultato così largo, gli chiediamo subito: «Abbiamo lavorato bene in questi anni, un risultato così importante comunque è una sopresa anche per noi. Di certo i servizi, la qualità e lo standard alto che abbiamo saputo offrire ci hanno premiato. Poi durante la pandemia l'amministrazione si è fatta trovare pronta». Giacinti come tanti suoi colleghi ha dovuto fare conti anche con il Covid e due anni davvero complicati per tutti gli amministratori: «Abbiamo dovuto assumerci grandi responsabilità, non parlo solo di me ma di tutti i sindaci che hanno dovuto affrontare qualcosa di sconosciuto e drammatico». 

Le sfide di Albignasego riguardano principalmente due temi. Il primo è inevitabilmente quello della mobilità. «Sappiamo bene che per quanto riguarda la viabilità, il problema maggiore è quello del traffico di attraversamento, auto che provengono e che hanno, come destinazione, luoghi fuori comune. Il raccordo della grande viabilità è un progetto e un'opera che potrebbe partire già domani. E' assolutamente indispensabile. Il progetto c'è già. La Regione l'ha già inserita come opera prioritaria nel piano dei trasporti. Compito nostro è sollecitare affinché il cantiere parta al più presto. Questo servirà molto. A est stiamo invece sviluppando la viabilità che ci collega con Padova». 

Altro tema caldissimo è quello del consumo del suolo. Sono tantissimi, soprattutto i condimini, sorti negli ultimi anni. «Quello che si sta costruendo riguarda diritti acquisiti con il vecchio piano regolatore. Noi invece abbiamo siamo riuciti ad ottenre che aree edificabili diventassero terreni agricoli. Una scelta coraggiosa la nostra, che è stata riconosciuta da diverse associazioni ambientaliste». 

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