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Politica Albignasego

Il Sindaco spegne la fontana ed emana ordinanza per limitare uso dell'acqua

Firmata dal sindaco, l'ordinanza contiene disposizioni e raccomandazioni. Spente le fontane di piazza Del Donatore

Sono in vigore limitazioni nell’uso dell’acqua potabile da parte dei cittadini, su tutto il territorio comunale. In linea con l’emergenza siccità che sta interessando il Veneto, anche Albignasego si è dotato di un documento che regolamenta l’utilizzo dell’ “oro blu” e a cui si è recentemente aggiunto il regolamento del consorzio di bonifica Bacchiglione per l’irrigazione a giorni alterni.

Acquedotto

Fino al 31 agosto è vietato usare l’acqua dell’acquedotto per il lavaggio di piazzali e dei vialetti (salvo documentate esigenze di igiene pubblica); per il lavaggio privato dei veicoli (sono pertanto esclusi gli autolavaggi); per scopi ornamentali, qualora le fontane/gli zampilli/le vasche da giardino non fossero dotati di dispositivi per il riciclo artificiale dell’acqua. È inoltre vietato, nella fascia oraria che va dalle 6 del mattino a mezzanotte, innaffiare prati e giardini con qualsiasi mezzo esclusi quelli goccia a goccia o che utilizzano acqua piovana. L’irrigazione degli orti pubblici e privati, esclusivamente sulle coltivazioni a scopo alimentare, è consentita da  mezzanotte alle 8 del mattino nei giorni stabiliti dal consorzio (i due documenti si sommano).

Ordinanza

Gli operatori agricoli, zootecnici e i floricoltori, sono esclusi dall’ordinanza del Comune, così come sono esclusi i servizi pubblici di igiene urbana e gli innaffiamenti dei campi sportivi, nonché tutte le attività autorizzate in cui sia necessaria l’acqua potabile. In questi casi, i soggetti coinvolti seguiranno il calendario a turni del consorzio. «Ad Albignasego abbiamo spento le fontane della piazza e del monumento al Donatore, anche se dotate di impianti che riutilizzano la stessa acqua – annuncia il sindaco Filippo Giacinti -: perché, con il gran caldo, per effetto dell’evaporazione e della dispersione a terra, hanno in piccola parte bisogno di aggiunte prelevate dal servizio idrico. Si tratta di una quantità minima, ma in un momento come questo anche quella piccola “goccia” è importante e non vogliamo sprecarla. A tutti, privati cittadini e attività commerciali, raccomandiamo vivamente di utilizzare solo l’acqua strettamente necessaria, evitando di eccedere. Le buone pratiche di utilizzo della risorsa idrica (ricordate anche nell’ordinanza) sono da osservare sempre, ma in momenti di siccità come l’attuale, l’invito è di impegnarsi a risparmiare ancora di più, in modo da poter mettere a disposizione le risorse ai settori economici che ne hanno bisogno per sopravvivere e che per questo motivo sono esclusi dall’ordinanza. Al momento non sono previsti razionamenti per gli usi domestici e ci auguriamo di non arrivarci».

Crisi

Già il 21 aprile scorso la Regione Veneto aveva chiesto lo stato d'emergenza, attraverso il quale  dare aiuti ai comparti che stanno subendo danni conseguenti alla carenza d’acqua. È in particolare il settore agricolo a essere fragile: è a rischio la stagione della barbabietola da zucchero e del mais, dei semi di girasole, della soia, del grano tenero, ma anche dell’insalata, dei pomodori, dei meloni e delle angurie, tutte colture che richiedono grandi quantità d’acqua. «Nel caso in cui la situazione climatica migliorasse, l’ordinanza sarà revocata – aggiunge Giacinti -. L’appello che stiamo condividendo con tutte le Amministrazioni che hanno emanato l’ordinanza per la limitazione dell’uso d’acqua, è fare la propria parte per evitare che si inneschi un circolo vizioso fatto di crisi concatenate».

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