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Sociale: Marta Nalin traccia il bilancio dell’attività 2018 e le prospettive 2019

Prevenzione, rete sociale e intervento nelle situazioni di difficoltà: queste le linee guida e le parole chiave dell’attività dei Servizi Sociali

Prevenzione, rete sociale e intervento nelle situazioni di difficoltà: queste le linee guida e le parole chiave dell’attività dei Servizi Sociali. Un’attività rivolta a una variegata utenza (anziani, famiglie, minori, persone in situazioni di disagio), ma anche alla riorganizzazione interna con l’obiettivo di andare incontro in maniera più agile alle diverse esigenze delle persone. 

Marta Nalin

«Uno degli aspetti chiave del lavoro del 2018 – sottolinea l’assessora Marta Nalin – è stata la riorganizzazione del Settore nella prospettiva della stabilità per contrastare la precarietà, che continuerà anche nel 2019. Abbiamo assunto due nuovi assistenti sociali a tempo indeterminato abbiamo fatto un concorso per tempi determinati e abbiamo due funzionari arrivati dai comuni vicini. L’obiettivo è quello di rispettare le indicazioni del Piano contro la Povertà elaborato assieme alla Regione che prevede un assistente sociale ogni 5 mila abitanti. All’interno del settore sono stati poi messi a punto dei gruppi di lavoro per affrontare i casi complessi in maniera coordinata».



Per costruire una rete sociale che possa non solo intervenire nelle situazioni di difficoltà, ma anche svolgere un’efficace prevenzione, è essenziale la collaborazione: «Abbiamo riattivato il tavolo territoriale per la terza età, tra tutti i soggetti che si occupano di anziani, che ha lavorato sulla mappatura dei bisogni delle persone e i servizi disponibili – continua l’assessora – Le Alleanze per la Famiglia vedono coinvolte associazioni, cooperative, Csv, sindacati, associazioni di categoria in tre tavoli: welfare e lavoro, educazione e tavolo istituzionale. La prima fase del lavoro in questo caso ha riguardato l’analisi ambientale». 



Durante il 2018, oltre a rinforzare i diversi servizi di assistenza domiciliare, è stata attivata una nuova esperienza di co housing tra anziani, mentre prosegue il progetto affido dell’anziano, attivo oggi al Cst dell’Arcella. Snellite anche le procedure per l’istituzione dell’amministratore di sostegno con una sensibile riduzione dei tempi di attesa. Tra le iniziative che riguardano invece le famiglie nel 2019 sarà creato un albo per baby sitter e badanti, saranno istituiti i “pit stop per neonati” e lanciate iniziative per incentivare le politiche aziendali attente alle esigenze delle famiglie, ad esempio attraverso il lavoro agile.  «Una delle grandi novità dell'anno è il Rei. Si tratta di un progetto a lungo termine, che cambia l'approccio al disagio trasformando un contributo economico in un'opportunità di cambiamento. In questa prima fase ci si è resi conto di come le esigenze siano diverse e riguardano il lavoro, la casa, ma anche le povertà educative e l'accesso alle cure. Un risultato importante per i Servizi Sociali è che il 30% delle persone che ha richiesto il Rei non erano in carico e sono stati così contattati». Per il Rei sono state presentate 1.526 domande e i beneficiari sono 548 (più 150 ancora in valutazione).

In questi giorni è in piena attività il piano per l’accoglienza invernale, coordinato dai Servizi Sociali in collaborazione con Ulss e associazioni che lavorano con persone senza dimora. Il Comune è intervenuto direttamente sia con un’unità di strada che aumentando i posti letto disponibili: «Già da questa estate abbiamo attivato una nostra unità di strada e aumentato i posti letto alla Gabelli. Stiamo lavorando anche per implementare nuovi servizi. In particolare la nuova gara per l'affidamento della Casetta Eremitano trasformerà lo spazio, che non sarà solo un punto di accoglienza, ma anche un centro diurno. Anche per la Gabelli, dopo aver completato la ristrutturazione, stiamo studiano lo sviluppo di nuovi servizi perchè sia attiva non solo d'inverno, ma tutto l'anno».



Recentemente l’Amministrazione Comunale ha investito 240 mila euro sui fondi per la morosità negli alloggi pubblici, per contenere il rischio di sfratti: «Oltre alle risorse che abbiamo previsto – conclude l’assessora Nalin – Stiamo lavorando sul progetto dell’accompagnamento all’abitare che ha l’obiettivo di prevenire le situazioni più complesse prima che possano portare al provvedimento di sfratto». 

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