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ELEZIONI 2022

Elezioni, spese elettorali: finora è Francesco Peghin il più "spendaccione"

Il candidato del centrodestra ha avuto un grande apporto di Lega e Coraggio Italia. Giordani segue a ruota, ma il Pd spende un terzo del Carroccio e meno anche di Coalizione Civica

E' Francesco Peghin il candidato sindaco che finora ha speso più, ben supportato dalla Lega, che in un mese ha investito sulla sua corsa ben 100mila euro. Tutti i candidati insieme, invece, raggiungono la somma di 353 mila euro. E' quanto emerge dalle dichiarazioni dei bilanci preventivi allegati alle liste presentate sabato scorso in Comune, in vista del voto del prossimo 12 giugno. Le cifre sono comunque più alte, perché riguardano solo l'ultimo mese di campagna elettorale, mentre tutti sono partiti prima e Peghin addirittura a gennaio. In più risultano le spese delle singole liste, a cui vanno aggiunti i fondi utilizzati dai singoli candidati sindaco.

Giordani

Sergio Giordani cerca la riconferma e la squadra che finora ha speso di più per sostenerelo è Coalizione civica, con oltre 40 mila euro. Il Pd ha dichiarato invece 32 mila euro, la maggior parte dei quali per materiali e mezzi di propaganda. Altri 30 mila euro arrivano dalla lista civica di Giordani e 16 mila per la lista Padova Insieme capitanata dall'assessora, Francesca Benciolini. Tutte le altre liste invece hanno preventivi di spesa molto inferiori.

Peghin

Nel centrodestra, come detto, è la Lega a fare la parte del leone: 30 mila per giornali e tv, altrettanti per la pubblicità "mobile" e altri 15 mila per i comizi. Tutto però viene coperto da contributi del movimento. A sorpresa (neanche troppo, considerati i piani) da Luigi Brugnaro e Coraggio Italia sono arrivati 28.900 euro, di cui 14 mila per la produrre i materiali di propaganda e altri 12 mila per la distribuzione. Solo 4.900 euro di spese per Forza Italia e 4.500 per Fratelli d'Italia.

Gli altri candidati

Per quanto riguarda gli altri candidati c'è Luca Lendaro, l'esponente di Tutta Nostra la città sostenuto anche da Rifondazione Comunista con una spesa di 23 mila euro, esattamente come Domenico Minasola con la sua "Alleanza per Padova". Poi 17 mila euro per Francesca Gislon, attorno ai 5 mila euro per Chiara Zoccarato e Paolo Girotto. Solo  2900 euro per Salim El Maoued (2.900 euro) e 1800 per Lorenzo Innocenti di TornaPadova.

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