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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Sport di base, l'appello di associazioni e società al Coni

In tutta Italia in rappresentanza dello sport di base consegnato un documento per sollecitare la politica sportiva affinché intervenga per aiutare realtà preziose che consentono la pratica sportiva a molti che altrimenti sarebbero costretti a rinunciare

Hanno scelto il giorno della ripresa del campionato si serie A per mobilitarsi. E’ lo sport di base, nella fattispecie il cosiddetto sport popolare, che non è altro che il frutto di esperienze che mette insieme la socialità, la solidarietà e la pratica di discipline sportive. Iniziative in tutta Italia, dove si è scelto di consegnare una proposta attraverso un documento condiviso. Anche a Padova quindi, come a Roma, Bari, Bologna, Torino, Palermo e diversi capoluoghi della Toscana, tanto per citare alcune città, i dirigenti della Polisportiva Sanprecario, del Quadrato Meticcio e della palestra Galeano si sono recati alla sede provinciale del CONI. 

Sport popolare e CONI

Al presidente provinciale del CONI, Dario Vettorato, è stato consegnato il documento, eccone alcuni passaggi:  «Le norme di prevenzione messe in atto dal Ministero, seppur evidentemente necessarie, rischiano, dove non accompagnate da adeguate tutele, di mettere in crisi un intero settore.
L'attività di volontariato, solidarietà e mutualismo svolta in questi mesi, in cui i nostri atleti hanno assunto le vesti di volontari a Padova e provincia, ci ha permesso di prendere coscienza di un numero crescente di famiglie bisognose del territorio a rischio povertà e marginalità sociale. Sono persone che a stento riescono a sostenere i bisogni di prima necessità e che quindi sarà portata automaticamente a sacrificare le spese accessorie o secondarie. Fra esse, le spese sportive.
Lo scenario è: da un lato, un abbandono sportivo di massa con tutte le conseguenze del caso; dall'altro, quello del fallimento di un numero importante di società e di attività sportive (dagli sport di squadra alle discipline individuali, dalle associazioni alle palestre).
Le misure messe in atto in tal senso dagli organi competenti, da ultimo con il ''Decreto Rilancio'', sono insufficienti per evitare uno scenario che riteniamo catastrofico.
Chiediamo pertanto al Ministero per le politiche giovanili e lo sport, al CONI, e come tramite, alle federazioni e agli enti di promozione sportiva, che le misure vengano ampliate con urgenza. Nello specifico, riteniamo indispensabile:
A) annullamento delle tasse di iscrizione a tutti i campionati federali e amatoriali per la stagione 2020/2021;
B) presa in carico delle spese per le visite mediche individuali da parte del Ministero per le politiche giovanili e lo sport, anche a fronte del previsto aumento delle stesse annunciato in questi giorni;
C) istituzione di un fondo per garantire la pratica sportiva dei settori giovanili di tutte le discipline, con particolare attenzione alle famiglie che vertono in condizioni di marginalità;
D) stimolare un ambito di discussione finalizzato alla garanzia della pratica sportiva, a livello collettivo e individuale, considerando le norme anti-covid attualmente in vigore;
E) strutturare i parchi pubblici e rifunzionalizzare i vuoti urbani con strutture sportive gratuite e accessibili a tutti e tutte»

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