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Prandina, Italia Viva e Azione con Giordani: «Park interrato e auditorium soluzione ideale»

Gli esponenti politici del terzo polo rilanciano il progetto promosso dal sindaco, ma poi bocciato anche da buona parte della sua maggioranza

«L’ipotesi di realizzare, all’interno dei 35.000 metri quadri dell’ex area demaniale, con criteri di sostenibilità un teatro-auditorium appare coerente all’impegno per Cultura e Turismo dell’amministrazione Giordani e rientra particolarmente nelle corde di forze politiche come le nostre del Terzo Polo che considerano questi due asset, fondamentali per lo sviluppo del Paese nei prossimi anni». Azione e Italia Viva stanno con Giordani. Il "sogno" come lo ha definito il sindaco, di realizzare un park interrato e l'auditorium piace ai renziani Giancarlo Piva e Sonia Ruzzon, così come a Bruno Cacciavillani di Azione

Permuta

«Uno dei grandi meriti che va riconosciuto al sindaco Giordani è costituito dal recupero alla città dell’area Prandina attraverso l’intelligente operazione di permuta col demanio che ha portato anche alla bonifica di via Anelli - sostengono i tre - .Sulle destinazioni da dare all’ex area militare si è aperto un grande e aperto dibattito, di cui appare oggi necessario tirare le fila per non tenere ulteriormente bloccata la riqualificazione di un’area strategica per la vita della città. Del resto, la ricerca della più ampia condivisione è ovviamente meritoria (anche perché stiamo parlando di opere che bypasseranno la durata della consiliatura e dove, quindi, è interesse di tutti i Partiti trovare le ragioni di sintesi indipendentemente dalle odierne posizioni di maggioranza o minoranza). Il nostro auspicio è che il Sindaco dia un’accelerazione al processo decisionale in merito».

Contenuti

«Quanto ai contenuti, Azione ed Italia Viva concordano con le linee espresse dal Sindaco Giordani che appaiono ispirate dall’opportuno equilibrio tra salvaguardia degli edifici vincolati, recupero storico-ambientale (parco delle mura), rigenerazione verde e funzioni socio-culturali, nel contempo dando anche una risposta, nel segno della sostenibilità ed efficienza, alla domanda di mobilità e di sosta: lo sgombero di Piazza Insurrezione dalle auto diventa così la ciliegina sulla torta realizzabile ovviamente solo grazie all’offerta di un adeguato parcheggio sotterraneo alla Prandina. Questi obiettivi evidenziano la volontà di realizzare alla Prandina un “bene comune”, dedicato ai cittadini coniugando ambiente, sostenibilità e rigenerazione urbana con cultura e turismo: Padova ha la tradizione e la passione per ambire ad un nuovo spazio teatrale e musicale e puntare presto all’espresso riconoscimento di capitale della cultura».

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