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Tram, Gardini: «Padova merita sicurezza, non un mezzo pubblico spesso trainato da un trattore»

Il commissario provinciale di Fratelli d’Italia si scaglia contro il tram: «Non solo risulta sempre più oneroso per manutenzione e gestione, ma i molteplici deragliamenti sono un rischio per l’incolumità di pedoni, ciclisti e i mezzi di trasporto privato»

«Padova merita sicurezza, non un mezzo pubblico spesso trainato da un trattore». È a dir poco netta la posizione di Elisabetta Gardini sul tram.

Elisabetta Gardini

L'onorevole Gardini, commissario provinciale di Fratelli d’Italia, afferma: «Il tram su rotaia di Padova non solo risulta sempre più oneroso per manutenzione e gestione, ma i molteplici deragliamenti sono un rischio per l’incolumità di pedoni, ciclisti e i mezzi di trasporto privato. I sindacalisti e gli autisti sono i primi testimoni d’un mezzo obsoleto e da essi dichiarato insicuro e molto pericoloso se i ricambi non sono originali e le manutenzioni insufficienti. Padova è una città che merita rispetto e sicurezza, non un trasporto pubblico spesso trainato da un trattore. Se è confermata la difformità dei rivestimenti utilizzati per i ruotini rispetto alle specifiche indicate dal costruttore molte teste dovranno cadere, la sicurezza pubblica e dei pubblici trasporti non sono temi di secondo ordine. La stessa Direzione per Trasporto pubblico locale del Mit è intervenuta e, a seguito d’una attività ispettiva condotta attraverso l’ufficio territoriale Ustif, è emersa come plausibile causa dell’incidente l’utilizzo da parte del gestore di materiale di rivestimento dei ruotini non pienamente rispondente ai dettami del costruttore».

Claudio Gori

Rincara la dose Claudio Gori: «L’arcaico tram su rotaia sul quale Lorenzoni è fermo nel volere adottare ha mostrato limiti e molta insicurezza che non giustifica il rapporto costi-benefici. La dubbia insufficiente manutenzione e l’eventuale utilizzo di materiali o ricambi non conformi sono elementi che dovrebbero indurre al sequestro dei mezzi per una approfondita ispezione e valutazione per una futura destinazione fondi del SIR3 ad altra tratta e con mezzi elettrici alternativi. Considerando i siti degli ultimi deragliamenti e della futura linea SIR3 Stazione-Voltabarozzo, sorprende – prosegue Claudio Gori - che la Consulta di Quartiere 4 Sud-Est (4B) non abbia ancora messo all’ordine del giorno la questione tram. E’ opportuno che il Comune di Padova revochi la fiducia ad Andrea Ragona, presidente di BusItalia Veneto di cui il Comune detiene il 45% delle quote. Un tram senza pezzi di ricambio originali - conclude Claudio Gori – e utile al traino di skateboard o da trattore agricolo dovrebbe fare valutare anche la coscienza politica dell’assessore Arturo Lorenzoni per una sua rinuncia alla delega ai trasporti pubblici; lo scorso 25 giugno egli dichiarava di essere in attesa di garanzia sulla fornitura di ricambi originali dal fornitore»

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