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Udu: «Bene investimenti Ateneo, ora tocca alla Regione»

«Ora anche le altre istituzioni devono fare la loro parte, a cominciare dalla Regione, che durante questa crisi ha del tutto ignorato le nostre richieste di intervento», Agnese Maiocchi rappresentante Udu Padova nel CdA di ateneo

«Durante la seduta CdA di martedì 26 maggio, l'Ateneo ha approvato importanti misure a favore della comunità studentesca, venendo incontro a molte delle richieste che abbiamo avanzato in questo periodo, ma anche nei mesi precedenti, per sopperire ai bisogni degli studenti». Sono soddisfatti all'Udu, sono risorse di cui c'è bisogno. 

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`Grazie alle nostre richieste l'ateneo va nella giusta direzione con questo intervento di 13 milioni», dichiara Pietro Notarnicola, coordinatore dell'Udu Padova «Investire sulla connettività, sui trasporti e sugli alloggi è un primo passo per scongiurare un abbandono di massa degli studi al prossimo anno accademico. Troviamo paradossale che l'ateneo abbia messo 13 milioni di tasca propria per sopperire alle mancanze della regione. Soldi che si vanno a sommare a quelli già utilizzati per coprire i borsisti che altrimenti sarebbero idonei non beneficiari. Zaia e la Donazzan dovrebbero vergognarsi per la miopia che dimostrano di avere in questo periodo. Nemmeno un soldo sugli affitti, lo stesso per il diritto allo studio. Qui si tratta di costruire una ripartenza solida per l'intera regione, economica e sociale. Zaia perde di vista il problema principale: se gli studenti se ne vanno da Padova, la città muore. E lo stesso vale per le altre città universitarie del Veneto».

Buone notizie

«Buone notizie anche per il sostegno alla mobilità», dichiara Virginia Libero, senatrice accademica di Udu Padova, «finalmente, dopo anni di richieste, dopo il lancio della campagna 'Femo che ndemo', vediamo finalmente un serio impegno sui trasporti, soprattutto extraurbani. Anche da questo punto di vista l'eterno assente rimane Zaia e la Regione tutta, un dato molto indicativo delle volontà politiche perseguite dalla Regione. Se la giunta ha come obiettivo quello di affossare il futuro dei giovani, ci sta riuscendo perfettamente».

Esigenze

Continua Agnese Maiocchi rappresentante Udu Padova nel CdA di ateneo: «Il Bo sta facendo la sua parte per venire incontro alle nuove esigenze degli studenti dettate dalla fase di lockdown e di questo ci possiamo ritenere molto soddisfatti. Ora anche le altre istituzioni devono fare la loro parte, a cominciare dalla Regione, che durante questa crisi ha del tutto ignorato le nostre richieste di intervento. Un punto critico della manovra" aggiunge Maiocchi "lo troviamo nei destinatari di tali benefici: dall'intervento sono esclusi tutti gli studenti fuori corso dal secondo anno, una categoria consistente che non può essere esclusa dal calcolo. Il rischio è che i fuori corso, già scoraggiati dalla sovrattassa imposta dall'ateneo, decidano di rinunciare agli studi. Nei prossimi giorni lavoreremo per includere anche le gli studenti irregolari tra i beneficiari di questo o futuri interventi».

No Tax Area

Su eventuali riduzioni delle tasse ad ora nessuna novità: «Per procedere vanno prima definiti i criteri di ripartizione del fondo tra atenei: l'obiettivo è intervenire fin da subito sulla riduzione della terza rata, ma non solo», dichiara Marco Dario, rappresentante Udu in CNSU che aggiunge: «E' un primo passo del MUR per ridurre il carico fiscale sugli studenti, ma sono misure straordinarie che devono diventare investimenti strutturali nell'accesso all'istruzione superiore, introducendo una No Tax Area almeno a 30.000 punti ISEE, come ipotizzato dal Ministro Manfredi». 

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