«L'umanità non può aspettare»: 1500 in corteo per le vie della città
Le parole del Ministro Piantedosi all'indomani della tragedia di Crotone ha provocato reazioni in tutta Italia. A Padova il presidio convocato di fronte la Prefettura è diventato un corteo
Grandissima adesione all'appello lanciato dalla rete No Borders, da Coalizione Civica e da Adl Cobas. Appello al quale hanno risposto tantissime realtà politiche, associative, sindacali oltre che liberi cittadini. L'appuntamento, fissato per le 11 e 30 di fronte la Prefettura, in piazza Antenore, ha visto la partecipazione di più di mille persone già durante la prima parte della mobilitazione, in cui in piazza Antenore si sono susseguiti una serie di interventi in cui è stata ancora più chiara la trasversalità che ha contraddistinto questa mattinata. Ma il numero dei partecipanti è cresciuto via via, fino ad arrivare a contare più di 1500 persone. Oltre a Coalizione Civica che è stata una delle promotrici della manifestazione, in piazza c'erano da Azione al Pd, passando per Rifondazione ai radicali. Ci sono naturalmente le reti che portano avanti le battaglie per i diritti dei migranti da anni, ci sono i militanti del Pedro e accanto i Beati Costruttori di Pace di don Albino Bizzotto. Tutta questa mobiltazione l'ha provocata lo sgomento di fronte a quanto accaduto sulle coste del crotonese giusto una settimana e le parole, a dir poco inopportune, utilizzate dal guardasigilli, il Ministro dell'Interno Piantedosi. «Ha consigliato di non partire col maltempo», sottolineno tutti quelli che intervengono riferendosi alle frasi che Piantesodi aveva detto all'indomani della tragedia. Il presidio, trasformatosi in corteo, ha visto la partecipazione anche di diversi amministratori comunali, come il vice sindaco Andrea Micalizzi, l'assessore Andrea Ragona, le consigliere comunali Chiara Gallani e Marta Nalin, ex come Roberto Marinello, Marco Sangati, e Stefano Ferro. Nelle prime file impossibile non notare la presenza dello scrittore Massimo Carlotto.