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Unione Inquilini al Bo dagli studenti nelle tende: «Apriamo un percorso insieme»

«E' tempo di collaborare e mobilitarsi insieme, studenti, sfrattati, inquilini del settore privato e delle case popolari, pignorati dalle banche, per ottenere politiche abitative strutturali e immediate»

Una delegazione di Unione Inquilini si è recata a portare piena solidarietà agli studenti in tenda anche sotto il Bo’ di Padova, come in tutta Italia, per rivendicare il diritto alla casa e allo studio.

Taglio

«Nell’incontro è stato ricordato come il taglio dei 330 milioni di contributo affitti del governi Meloni è solo l’ultimo attacco: l’assenza di calmierazione dei canoni e di regolazione dei contratti brevi, insieme all’abbandono dell’edilizia residenziale pubblica, inclusa quella per studenti, durano ormai da decenni e hanno portato a una situazione insostenibile per le classi popolari. La Regione Veneto è corresponsabile - è stato denunciato - con quasi vent’anni di tagli alle residenze universitarie e mense sotto l’assessorato Donazzon, e l’abbandono delle case popolari a una gestione ATER che le lascia sfitte e senza manutenzioni», fanno sapere da Unione Inquilini. «Grazie alle tende, la politica sembra essersene accorta, ma quella bugiarda, targata governo - è stato ricordato - è già all’opera. I 660 milioni di euro pomposamente annunciati per residenze studentesche, erano infatti già stati stanziati con il decreto legge 122 del 2022, essendo parte dei 960 milioni di euro del PNRR a questo scopo, per i quali la Commissione europea ha dato il via libera. E’ molto grave - è stato sottolineato - che, anziché essere destinati ai programmi strutturali pubblici, il governo li abbia invece regalati a convenzioni tra università e privati, esentasse, e solo fino al 2026».

Padova

Anche il Comune di Padova e l’ESU sono chiamati a fare la loro parte con gli strumenti rispettivamente a loro disposizione. «Ad esempio, acquistare con forti sconti gli alloggi INPS del Quartiere Palestro e destinare una parte dell’ex Caserma Prandina a residenze universitarie. In particolare, sull’esempio di altre città europee, il Comune di Padova dovrebbe - evidenziano - regolare gli affitti di breve durata che stanno facendo scomparire le locazioni per studenti e famiglie».

Unione Inquilini

Cesare Ottolini, Unione Inquilini, ha rilanciato queste proposte nel corso dell’incontro tra sindacati inquilini e assessora alla casa Benciolini, che si è svolto subito dopo. «D’accordo Unione Inquilini e Unione degli Studenti, è tempo di collaborare e mobilitarsi insieme, studenti, sfrattati, inquilini del settore privato e delle case popolari, pignorati dalle banche, per ottenere politiche abitative strutturali e immediate: edilizia residenziale pubblica a livello europeo, inclusa per gli studenti, recuperando le decine di migliaia di immobili demaniali sfitti, regolazione stretta, tassazione progressiva delle locazioni e contrasto dei canoni in nero. Cominciando dal rispetto inflessibile del diritto umano alla casa ratificato dal nostro Paese, violato dalla mancanza di casa e dagli sfratti. Una unità che è già all’opera con lo Sportello Sociale di via Bajardi, Sportello Sociale Catai e Link Sindacato Studenti, rilanciata a tutte le organizzazioni sociali e sindacali».
 

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