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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Vaccini: i consiglieri regionali Pd a Zaia: «Sui numeri fa il gioco delle tre carte»

Possamai, Bigon, Zottis e Camani (PD): «Anziché stilare classifiche bizzarre, la Regione vaccini: somministrate 150mila dosi in meno rispetto a quelle consegnate. Occorre accelerare su anziani e pazienti fragili»

I consiglieri regionali del Pd hanno attaccato il Presidente della Regione sulla vicenda dei vaccini: «È inaccettabile questo gioco delle tre carte di Zaia. Un piegare i numeri che non fa chiarezza e che non corrisponde all’esperienza diretta dei veneti sul funzionamento del piano vaccinale. Dire infatti che il Veneto è secondo a livello nazionale per vaccinazioni, prendendo come arco temporale gli ultimi 15 giorni, serve solo a coprire un ritardo evidente, certificato dalle cifre vere e non rielaborate a piacimento. Il presidente legga il report di questa mattina sul sito del Governo e ci dica che fine hanno fatto 150mila dosi di vaccino: su 811mila consegnate, ne sono state somministrate poco meno 662mila, ossia l’81,6% del totale, 17esima Regione in Italia. Un accantonamento prudenziale di quasi il 19% è indubbiamente eccessivo, soprattutto se consideriamo le attuali necessità». 

Numeri

Ad affermarlo sono il capogruppo del Partito Democratico Veneto Giacomo Possamai insieme alla vicepresidente della commissione Sanità Anna Maria Bigon, alla collega Francesca Zottis e alla vice capogruppo Vanessa Camani, in una nota in cui tornano a chiedere un cambio di passo per quanto riguarda le vaccinazioni. «Il presidente non può affermare che ‘il Veneto rispetta l’agenda vaccinale, con i vaccini che ci danno’, perché altrimenti non si spiegano i numeri. Il Veneto ha ricevuto l’8% delle dose consegnate a livello nazionale, perfettamente in linea con la percentuale di popolazione regionale rispetto a quella italiana. La Campania ne ha avute meno, nonostante abbia un milione di abitanti in più, ed ha raggiunto l’87,7% delle somministrazioni. Questa è la realtà, non quella che Zaia vuole far credere. Nessuno, come lui stesso ha detto oggi, pretende l’impossibile perfezione. Ma non è neppure accettabile che si spacci ogni azione per eccellente quando è evidente che non lo sia. È una questione di serietà e di rispetto dei cittadini», insistono i consiglieri PD. 

Accelerare

«Dobbiamo accelerare soprattutto per quanto riguarda gli over 80, siamo molto indietro rispetto a Lazio ed Emilia Romagna per fare due esempi, pazienti fragili, caregiver, sanitari in tutte le Ulss compresi gli Oss e chi opera come libero professionista, aumentando la capillarità dei centri vaccinali ed estendendo gli orari.  Specialmente per i ritardi sugli anziani - incalzano Possamai, Bigon, Zottis e Camani - non si può scaricare tutto sulle inadempienze, gravi sia chiaro, delle case farmaceutiche: fino a pochi giorni fa non era ancora certo se dovessero aspettare la lettera dell’Ulss oppure prenotarsi via web. Il fatto che oggi Zaia abbia annunciato una novità, con la chiamata per classe di età con un avviso pubblico che partirà in via sperimentale nel fine settimana, significa che qualcosa finora non ha funzionato».

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