rotate-mobile
Politica

«Veneto a rischio zona arancione da lunedì 10 gennaio»

Il Presidente Zaia: «Il nuovo decreto Draghi eviterà la quarantena a un milione e 600mila veneti. Il tracciamento è saltato, andrebbero tamponati solo i sintomatici»

«Devo dire che le richieste delle regioni sono state accolte: dal 10 gennaio i contatti stretti con la dose booster e asintomatici non dovranno più fare la quarantena ma solo un tampone di controllo. Questa misura salverà dall'isolamento un milione e 600mila veneti che, da asintomatici, erano costretti fino ad oggi a rimanere chiusi in casa». Luca Zaia apre con queste parole il punto stampa di giovedì 30 dicembre dalla sede della Protezione civile di Marghera.

Guerra

«Nessuno vuole contraddire la scienza ma siamo in un contesto di guerra, soprattutto per quanto riguarda lo screening con i tamponi. Il tracciamento è saltato: 9mila positivi al giorno portano a 90mila telefonate da fare. Impensabile raggiungere tutti. A mio parere - spiega Zaia - bisognerebbe tamponare solo i sintomatici, tutto il resto è in più. Queste nuove misure decise dal Governo sono, di fatto, un "lockdown per non vaccinati": ora la vera sfida sarà somministrare il numero più alto possibile di dosi booster. I posti prenotati per la vaccinazione in Veneto hanno raggiunto l'82%, ci sono ancora degli slot disponibili per chi vuole prenotarsi fino a metà gennaio. Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati somministrati 51.442 vaccini di cui oltre 43mila dosi booster», aggiunge il Governatore.

Feste

A tenere banco, durante il punto stampa, anche il rischio di restrizioni più pesanti a partire dalle prossime settimane. «Le festività ci preoccupano - mette in chiaro Zaia - noi vorremmo le piazze e le strade piene di gente la sera del 31 dicembre ma in questa fase non è proprio possibile. Le scelte del Governo vanno rispettate, ci preoccupa sentir parlare di feste private con oltre 200 persone. L'incidenza regionale di oggi è pari a 610 casi su 100mila abitanti, il tasso di occupazione nelle terapie intensive ha raggiunto il 18% mentre l'area medica è salita al 19%. Se nei prossimi giorni continuerà a crescere di un punto percentuale al giorno entro il 10 gennaio saremo in zona arancione - annuncia Zaia - Oggi il Veneto ha un numero di nuovi positivi superiore al dicembre 2020 ma i ricoverati sono poco meno della metà rispetto all'anno scorso e anche la mortalità è in calo. La differenza la stanno facendo gli oltre 9 milioni di vaccini somministrati in Veneto in questi dodici mesi - conclude Zaia - Quasi l'80% dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato e, a livello regionale, i non vaccinati sono il 13% della popolazione veneta. Non vogliamo dare colpe a nessuno ma i dati vanno letti nella maniera giusta» conclude.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Veneto a rischio zona arancione da lunedì 10 gennaio»

PadovaOggi è in caricamento