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Voto a Messina Denaro, Giordani al consigliere misterioso: «Esci allo scoperto e dimettiti»

«Chiunque sia stato, abbia un sussulto di dignità e non si consegni a quell'omertà, elemento triste e cardine su cui si basano proprio il comportamento mafioso e la prevaricazione. Si autodenunci, chieda scusa e contestualmente dia le dimissioni immediate»

«Chiunque sia stato, abbia un sussulto di dignità e non si consegni a quell'omertà, elemento triste e cardine su cui si basano proprio il comportamento mafioso e la prevaricazione. Si autodenunci, chieda scusa e contestualmente dia le dimissioni immediate». Il nome del consigliere comunale che ha espresso la sua preferenza durante il voto per la nomina del garante dei detenuti a Matteo Messina Denaro rimane un mistero, anche se alcuni suoi colleghi hanno fatto intendere di aver individuato chi potrebbe essere. Si lavora nel campo delle ipotesi, quindi certezze non ce ne sono. L'episodio ha comunque scatenato reazioni di imbarazzo e di sdegno sia nella maggioranza che nelle opposizioni. Ha manifestato il suo disappunto anche l'associazione Libera e si sono fatti sentire sulla vicenda anche parlamentari che fanno parte della commissione antimafia. Se all'autore poteva apparire uno scherzo, comunque di pessimo gusto, va detto, la vicenda è ormai un vero e proprio caso tanto che l'amministrazione comunale si è rivolta alla Procura. 

Sdegno

Questa storia non è proprio andata giù al Sindaco Sergio Giordani: «Quanto accaduto in Consiglio Comunale mi ha profondamente scosso. Padova è una città che si batte contro tutte le mafie, lo abbiamo testimoniato più volte e continueremo a farlo con tutta la forza necessaria. Non capisco come sia possibile che a un Consigliere Comunale, un rappresentate dei cittadini, passi per la mente di scrivere sulla scheda di un voto a scrutinio segreto il nome di un mafioso superlatitante».

Garante

Giordani pone l'accento sul momento in cui è accaduto il fattaccio: «In un voto, oltretutto, per la nomina del Garante dei diritti dei detenuti». Per Giordani non si può certo parlare di scherzo: «Di certo non derubrico questo atto a goliardata, lo considero al contrario un fatto gravissimo sia come Sindaco della città, che come Consigliere che in quel consesso siede».

Azioni

«In ogni caso, la Giunta intende mettere in campo tutte le azioni presso tutte le sedi competenti per andare a fondo di questa ignobile vicenda. I luoghi istituzionali devono essere luoghi di vicinanza totale alla legalità, a chi per essa si batte, a chi per difenderla è morto e quindi, quanto successo per le intenzioni squinternate di una singola persona è scandaloso. Non può nemmeno bastare la condanna, quindi al prossimo Consiglio Comunale proporò di assumere la scelta traversale a tutte le forze di dare ancora più incisività alle attività di sensibilizzazione e contrasto alla mafia che già oggi mettiamo in campo ma che vanno rafforzate per rispondere coi fatti a questo gesto pericoloso e volgare».

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