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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Zaia sfida i consiglieri d'opposizione: «Non ho nulla di cui mi debba giustificare»

Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, ha parlato davanti alla commissione Sanità del Consiglio regionale, convocata su richiesta delle opposizioni dopo l'inchiesta di Report: «Io non vengo qua né a giustificarmi e né a farmi processare, ma vengo qua a dirvi come è stata questa storia»

Il Presidente del Veneto Luca Zaia ha parlato davanti alla commissione Sanità del Consiglio regionale che è stata convocata su richiesta delle opposizioni dopo l'inchiesta di Report che tanto ha fatto discutere: «Io dico: se siete così convinti, dopo questo Consiglio regionale, che ci sia qualcosa di illegale, qualcosa, comunque, che è stato gestito in maniera maldestra, che ravveda responsabilità personali, individuali del sottoscritto, dell'assessore, di qualche tecnico, metteteci la faccia una volta: abbiate lle le palle e andate in Procura e fate una denuncia».

Storia

E' il finale del lungo intervento che il presidente del Veneto Luca Zaia ha fatto in consiglio regionale. Si rivogle ai consiglieri regionali di opposizione e le critiche alla gestione dell'emergenza della pandemia da parte dell'esecutivo. Se durante tutto l'intervento Zaia ha mantenuto sempre la calma, ripercorrendo passo dopo passo tutto ciò che è accaduto dal 21 febbraio 2020 in poi, è solo alla fine che si lascia un po' andare. «Almeno chiariremo una volta per tutte la verità. Non abbiamo nulla da nascondere e non ci sentiamo neanche nella condizione di essere trattati come dei lazzaroni o dei poco di buono. Io non vengo qua né a giustificarmi e né a farmi processare, ma vengo qua a dirvi come è stata questa storia», ha precisato Zaia prima del botto finale.

"No fly zone"

La premessa di tutta l'intervento è stata molto chiara: «Noi - ha detto in aula Zaia - ci mettiamo la faccia tutti i giorni perché prendiamo decisioni. Sono decisioni codificate, comunque sancite dalla legge, perché i miei tecnici sanno che la mia parola d'ordine è sempre una, la legalità. A me quelli che giocano la schedina lunedì mattina mi fanno sorridere: non è facile gestire questa tragedia, mai avrei pensato da amministratore di trovarmi davanti a questa tragedia. A me dispiace che in questa disavventura del Covid che in Veneto ha portato oltre 11mila morti e tante tragedie familiari non ci sia stata una 'no fly zone': invece, fin dal primo giorno, siamo stati criticati per tutto quello che abbiamo fatto, come se avessimo sbagliato tutto. Mi dispiace perché abbiamo cercato di buttare il cuore oltre l'ostacolo tutti noi, io e la mia squadra di tecnici. Non c'erano le istruzioni per l'uso». 

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