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Ministro e ancora sindaco, attacco a Zanonato dal Movimento 5 stelle

Sul blog di Grillo un post di un consigliere comunale di Reggio Emilia che attacca i "doppi incarichi" venutisi a creare con la formazione del nuovo governo Letta. Nel mirino anche il primo cittadino di Padova, che però ha già detto che lascerà la guida della città al vice Rossi

Forse l'annuncio fatto dal sindaco di Padova Flavio Zanonato in persona del decadimento del proprio incarico di primo cittadino in quanto nominato ministro allo Sviluppo economico nel governo di Enrico Letta nel momento in cui assumerà formalmente il nuovo incarico con l'atto di giuramento al Quirinale e contestuale subentro con il ruolo di facente funzioni del vice sindaco Ivo Rossi non è arrivato fino a Reggio Emilia da dove, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Matteo Olivieri ha postato all'interno del blog di Beppe Grillo un articolo in cui chiede a Zanonato appunto e al neo ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio, sindaco a Reggio Emilia, di dimettersi dalla carica di primi cittadini.

DOPPI INCARICHI. "Doppi incarichi ostinati" il titolo dell'articolo di Olivieri che, scrive: "I sindaci del pd (menoelle, ndr) Delrio e Zanonato - si legge - sono stati nominati ministri. Delrio ha detto che non ha nessuna intenzione di dimettersi, e vuole continuare a fare il primo cittadino di Reggio Emilia. Per corrispondenza. Come se la città non avesse bisogno di essere amministrata! Ha detto che è anche disposto a rinunciare agli 80 mila euro di stipendio di sindaco (da ministro dovrebbe prendere quasi 200 mila euro lordi all'anno)".

COSA DICE LA LEGGE. "Tuttavia, visto che questi politici amano i cavilli - continua Olivieri - gli ricordiamo che l'articolo 13, comma 3, del decreto legge n. 138 del 2011 come convertito in legge n. 148/2011, dispone 'che le cariche di deputato, senatore, parlamentare europeo nonché le cariche di governo (Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministri, Vice Ministri , Sottosegretari di Stato e commissari straordinari del Governo), sono incompatibili con qualsiasi altra carica pubblica elettiva di natura monocratica relativa ad organi di governo di enti pubblici territoriali aventi, alla data di indizione delle elezioni o della nomina, popolazione superiore a 5.000 abitanti'. Che è appunto il caso dei due sindaci di Reggio Emilia e di Padova", conclude il post sul blog di Grillo.

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