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Zanonato, le priorità del ministro per far ripartire l'economia

L'ex sindaco di Padova punta su banda larga e wi-fi, pagamenti entro "tempi ragionevoli" dello Stato alle imprese, interventi sull'accesso al credito, costo dell'energia, infrastrutture, costo del lavoro. Il tutto con un occhio di riguardo per il Veneto "locomotiva nazionale"

Il piano di battaglia di Flavio Zanonato, ex sindaco di Padova ora neo ministro allo Sviluppo economico del governo Letta, per far ripartire l'economia italiana?

ACCESSO A INTERNET. "Una delle prime cose che ho chiesto a Passera è il dossier delle iniziative partite sulla banda larga e sul wi-fi - spiega l'ex primo cittadino euganeo - che saranno un grande fattore di sviluppo. È una rivoluzione simile a quella dei telefoni: non avere la banda larga o averla a chiazze è un problema. Cercheremo di capire se è possibile snellire le procedure burocratiche di accesso. Il wi-fi è un pezzo, l'insieme si chiama banda larga. È una questione di cui mi occuperò personalmente".

VENETO LOCOMOTIVA NAZIONALE. Parlando delle crisi aperte al ministero dello Sviluppo economico, Zanonato ha dato indicazioni sulle priorità che affronterà nei prossimi giorni. "Sul tavolo esistono 160 crisi aperte - ha premesso Zanonato - alcune le segue direttamente il ministro, altre i sottosegretari ed altre ancora i dirigenti del ministero perché non sarebbe fisicamente possibile che le seguissi io direttamente tutte. Nei prossimi giorni sarò alla Ferriera di Trieste e successivamente affronterò direttamente il caso dell'azienda Berco del gruppo Tyssen. Ho un appuntamento con i dirigenti del gruppo tedesco, verranno a Bologna dalla Germania e li incontrerò assieme al presidente dell'Emilia Romagna Vasco Errani. Credo che sia importante recuperare margini per fare le operazioni economiche. In primis per pagare le imprese che vantano crediti nei confronti dello Stato in tempi ragionevoli, per non far collassare le imprese a causa della mancanza di ossigeno. Ne parlerò domani anche con il ministro Saccomanni. Conviene al Paese che il Veneto sia una locomotiva nazionale perchè traina l'intero Paese: qui abbiamo pronte una serie di capacità, fatta di intelligenze, di competenze e di strutture che possono rimettere in moto l'economia. In quest'ottica posso dire che avrò, da veneto, un occhio di riguardo per la nostra Regione, e per questo incontro oggi pomeriggio il Governatore del Veneto Luca Zaia".

RIDURRE I COSTI E AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ. "In Germania la manifattura è cresciuta del 10% negli ultimi 7 anni - ha aggiunto il neo ministro -, noi siamo calati del 20%. Occorre avere un assetto industriale che produca beni, e tutto ciò che porta a ridurre i costo di produzione significa far ripartire l'economia non solo del Veneto ma di tutta l'Italia. Penso all'accesso al credito, al costo dell'energia, alle infrastrutture, tutti fattori che assieme al costo del lavoro possono essere leve per dare nuovo slancio alla nostra economia. Sul costo del lavoro va rimossa la contraddizione per cui abbiamo un costo del lavoro molto alto per le aziende, ma i salari percepiti realmente dai lavoratori tra i più bassi".

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