Green Pass, Crisarà: «Assolutamente necessario, ma vedo troppe eccezioni»
Il presidente dell'ordine dei medici: «Prendiamo atto che non esiste una coscienza sociale e quindi deve essere surrogata dall’ordine civico che mai come ora, nella situazione che stiamo vivendo, deve essere rispettato»
Da oggi 6 agosto è obbligatorio il Green Pass vaccinale per accedere a tutta una serie di eventi in luoghi chiusi: ristoranti, cinema, teatri, musei, palestre; dal mese di settembre sarà obbligatorio anche per viaggiare su treni e aerei. Un provvedimento discusso e che fa discutere. La posizione del presidente dell'Ordine dei Medici, Domenica Crisarà.
«Medico pietoso»
«In questa fase si adotta il metodo del “medico pietoso” – commenta Crisarà –. Questo tipo di provvedimenti deve essere adottato su temi di necessità di salute pubblica. Ma se diventa oggetto di trattazione politica non se ne esce: tanto vale non applicarlo. Le eccezioni troppo estese, non considerate all’interno di un percorso di coerenza, creano confusione e di fatto annullano la regola. Bisogna avere coerenza di comportamento. La regola deve essere una e determinata: il Green Pass è utile per vigilare sui comportamenti individuali in situazioni di adunanze pubbliche. Le troppe eccezioni non fanno che rendere inutile un provvedimento necessario, lasciando lo spazio a chi fa polemica sulla dittatura sanitaria. Dal punto di vista medico – ribadisce Crisarà – il Green Pass è uno strumento necessario: gli appelli dei mesi scorsi alla coscienza civica sulla necessità di vaccinarsi sono stati ignorati, mentre da quando è stata introdotta questa misura ecco che tornano a formarsi le code negli hub vaccinali. Prendiamo atto: non esiste una coscienza sociale che quindi deve essere surrogata dall’ordine civico che mai come ora, nella situazione che stiamo vivendo, deve essere rispettato»