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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Tagli? No, potenziamenti: approvato il nuovo piano socio-sanitario del Veneto

Per il quinquennio 2019-2023: i numeri parlano di 68 ospedali, 754 reparti con altrettanti primari, 19.800 posti letto complessivi, dei quali 17.852 per acuti e 1.948 nelle strutture intermedie, come ospedali di comunità, hospice e unità riabilitative territoriali

68 ospedali, 754 reparti con altrettanti primari, 19.800 posti letto complessivi, dei quali 17.852 per acuti e 1.948 nelle strutture intermedie, come ospedali di comunità, hospice e unità riabilitative territoriali. Sono questi i numeri di sintesi contenuti nelle schede ospedaliere derivanti dal nuovo Piano Socio Sanitario 2019-2023 che la Giunta regionale del Veneto, riunita in seduta straordinaria convocata dal Presidente Luca Zaia, ha approvato oggi, su proposta dell’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin.

«Geografia ospedaliera moderna e qualitativa»

Il Governatore Zaia tiene a precisare: «Ora trasmetteremo l’intera documentazione trasmessa al Consiglio regionale per il prosieguo dell’iter e il confronto con i Consiglieri e i Gruppi Consigliari che, sono certo, sarà attento e approfondito. Con questo atto si chiude di fatto una complessa opera di riprogrammazione pluriennale della sanità veneta. Abbiamo approvato in tempi record il Piano Socio Sanitario 2019-2023 ancora a fine 2018; abbiamo dato certezze economiche ai nostri manager varando il riparto dei fondi necessari per il 2019 e il 2020 con circa 16,5 miliardi di dotazione complessiva; oggi abbiamo tradotto in concreto le indicazioni strategiche del Pssr, disegnando una geografia ospedaliera moderna, qualitativa, con tutti i servizi che servono ai cittadini e a una sanità di eccellenza come quella veneta. Era un obiettivo qualificante dell’intera legislatura e averlo raggiunto in questi tempi e in questi modi non è impresa da poco».

«Nessun taglio»

Manuela Lanzarin, assessore alla sanità, aggiunge: «Abbiamo fatto un buon lavoro, che riporta nell’organizzazione Ulss per Ulss le linee indicate dal nuovo Piano Socio Sanitario. Si confermano i 68 ospedali e la loro strutturazione in rete Hub & Spoke, senza nessun taglio come promesso. Si rafforza l’integrazione tra sanitario e sociale e il collegamento tra ospedale e territorio attraverso le strutture di ricovero intermedie. Si potenziano e diffondono ulteriormente le alte specializzazioni. Si favorisce la deospedalizzazione grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie, mettendo al contempo a disposizione tutti i posti letto che servono. Si mantengono tutti i punti nascita della rete potenziando in generale tutto il settore materno infantile. Si potenziano ulteriormente le breast unit per la lotta al cancro al seno e l’oncologia in generale con un aumento dei posti letto dello Iov, e molto altro ancora che avremo modo di approfondire e sviscerare nel corso del confronto in Consiglio. Le schede - tiene a precisare l’assessore - guardano anche in concreto alla prospettiva della nascita del nuovo ospedale di Padova, con valenza almeno nazionale e con l’integrazione con l’Università, al quale diamo già ora i contenuti. In attesa che questa grande operazione vada in porto, anche con la riorganizzazione del Giustinianeo i padovani non avranno nessuna contrazione dei servizi, perché il Sant’Antonio continuerà a essere l’Ospedale cittadino con tutte le sue caratteristiche di eccellenza e tutte le prestazioni». Sul piano tecnico, in generale, le Aziende devono rendere possibile l’accesso diretto in psichiatria, ostetricia, pediatria e oculistica; è prevista la centralizzazione a livello aziendale o, in alcuni casi, interaziendale, per alcune attività come, per esempio, anatomia patologica, laboratorio di analisi e servizio trasfusionale. È inoltre indicato lo sviluppo dei servizi in telerefertazione e teleconsulenza. Le schede, inoltre, potenziano l’area medica e inseriscono strutture intermedie a gestione diretta negli ospedali. In tema di riabilitazione viene previsto un polo riabilitativo di riferimento aziendale.

Ulss 6 Euganea

Di seguito, una sintesi di alcune previsioni per l'Ulss 6 Euganea, per l'Azienda Ospedaliera di Padova e Verona e per l’Istituto Oncologico Veneto:

Ulss 6 Euganea. All’ospedale di Cittadella sono previste attività di emodinamica H24, unità ictus di primo livello, attività di procreazione medicalmente assistita. L’ospedale di Camposampiero vede la conferma del centro traumatologico ortopedico con la previsione del centro per il trattamento dei traumi del bacino; vi è inoltre previsto un primariato di maxillofacciale e di vascolare. E’ anche struttura di riferimento per la fase acuta della neuroriabilitazione e gravi cerebrolesioni acquisite. L’ospedale di Schiavonia è centro traumi di zona, ha emodinamica H24 e un’unità di trattamento di farmaci antitumorali. L’ospedale di Conselve è struttura riabilitativa provinciale. Per l’ospedale di Piove di Sacco è prevista la richiesta di deroga per il punto nascita; svolgerà inoltre attività in dipartimento con ospedale Spoke di riferimento e attività riabilitativa per il pavimento pelvico.

Azienda Ospedaliera di Padova

Azienda Ospedaliera di Padova. Il nuovo Polo di Padova Est è previsto con primariati a prevalente direzione universitaria, con attività trapiantologiche, attività ad alta intensità di cura e centri di riferimento di alta specializzazione, con accettazione e pronto soccorso di secondo livello con solo accesso di pazienti stabilizzati provenienti da altri ospedali. Il Polo Giustinianeo è previsto con area materno infantile, centro traumi specializzato anche per traumi pediatrici, trasporto neonatale, centro malattie rare, centro del bambino maltrattato, aree intensive con attività ospedaliere per il territorio cittadino di riferimento.

Istituto Oncologico Veneto

Istituto Oncologico Veneto Iov. La sede di Padova è prevista, tra l’altro, con attività di radioterapia metabolica, radioterapia presso l’ospedale di Schiavonia, radioterapia pediatrica e chirurgia plastica ricostruttiva. La sede di Castelfranco Veneto è indicata con attività chirurgica oncologica specialistica come, ad esempio, chirurgia oncologica dei tessuti molli, ginecologia oncologica, chirurgia oncologica delle vie digestive.

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