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Trapianti pediatrici, Padova si conferma al top in Europa: i dati dell'eccellenza

La città del Santo detiene il primato del più alto numero di innesti renali eseguiti (520) e il record del bambino trapiantato più piccolo d’Europa, a soli 6 mesi di vita. Risultati eccezionali anche per i trapianti di fegato, polmone e cellule staminali

«Anche quest’anno organizziamo un convegno sui trapianti, che è diventato un appuntamento abituale nella settimana dedicata alla donazione. In quest'occasione il convegno assume tra l’altro un valore importante perché festeggiamo i 15 anni di attività della Casa di Accoglienza Santa Rita da Cascia, gestita dall’Organizzazione di Volontariato Per una Nuova Vita. Intendiamo dedicare particolare attenzione ad una tematica delicata, quale quella dei trapianti pediatrici, delle cure ma anche del sostegno a pazienti e familiari». Sono le parole del professor Giorgio Gerunda professore ordinario di chirurgia dell’Università di Modena e e Presidente dell’Organizzazione di Volontariato Per una Nuova Vita organizzatrice del convegno “La trapiantologia in campo pediatrico a Padova”, che si è svolto venerdì 24 maggio presso Casa Santa Rita gestita appunto dell’associazione.

"Per una Nuova Vita"

Il trapianto è un momento molto delicato per chiunque e lo è maggiormente per un bambino. Si tratta di un’esperienza che non si esaurisce con l’operazione. È importante accompagnare il bambino in tutto il percorso sanitario, per assicurargli un’infanzia il più possibile normale. "Per una Nuova Vita" ha colto queste difficoltà e da 15 anni risponde alle esigenze dei pazienti e dei familiari che si trovano ad affrontare la malattia lontani da casa. Al fine di garantire maggiore serenità durante la permanenza presso la Casa di Accoglienza S. Rita, nella struttura sono presenti: una psicologa che fornisce gratuitamente il suo supporto professionale, un chirurgo esperto in trapianti e chirurgia oncologica, per assistenza, informazione ed indicazioni e un medico della Ulss che garantisce loro l’assistenza medica gratuita. Tutto il personale è opportunamente formato. Anche se Casa S. Rita è nata come struttura di accoglienza per pazienti trapiantati e in attesa di trapianto, ci si è resi conto che a Padova non esistono strutture in grado di accogliere pazienti gravemente obesi. Per questo motivo, tra gli obiettivi futuri, c’è per Casa Santa Rita quello di adeguare due monolocali della struttura per rispondere anche a queste esigenze.

I dati sui trapianti

Addentrandoci nelle tematiche del Convegno, è opportuno segnalare che Padova ha avviato la sua attività di trapianti renali pediatrici nel 1987, dando l’avvio al primo Centro pioneristico Nazionale in Italia. Ha anche ottenuto il primato del più alto numero di innesti eseguiti (520) e il record del bambino trapiantato più piccolo d’Europa, solo 6 mesi di vita. È bene ricordare che il 12% della popolazione italiana soffre di malattie renali e molte di tali malattie si presentano già in età infantile. Donatori e riceventi provengono da tutto il territorio nazionale ed anche europeo. Dal 1991 è stato attivato il programma di innesti da donatore vivente, prevalentemente dai genitori, e attualmente il 25% dei bambini in immissione in lista pre-emptive e Rrt riceve il nuovo rene da donatore vivente. Inoltre in bambini con sindromi complesse sono stati eseguiti anche 10 doppi trapianti rene-fegato e rene-cuore, in collaborazione con i Centri patavini di trapianto di fegato e cuore.

Trapianto di fegato

Il trapianto di fegato rappresenta l’unica terapia in grado di salvare la vita di bambini affetti da insufficienza epatica, da malattie genetiche o da tumori non altrimenti curabili visto che, ad oggi, non esiste alcuna macchina in grado di sostituire le numerose e complesse funzioni epatiche. Ogni 10.000 nati, due sono affetti da epatopatie congenite così gravi da richiedere una operazione in età pediatrica; oltre la metà deve essere operata entro i primi due anni di vita. Il Centro Trapianti di Fegato Pediatrico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, nato nel 1993, è uno dei cinque centri italiani abilitati all’innesto di fegato nei bambini ed è il centro di riferimento per il Nord-Est. In Europa è uno dei 18 centri appartenenti alla rete europea di riferimento per i trapianti pediatrici (Transplantchild-Ern). Nel corso degli anni sono stati eseguiti oltre 150 innesti pediatrici con risultati competitivi con gli standard internazionali riportati dal Registro Europeo dei Trapianti di Fegato (Eltr) e dalla United Network for Organ Sharing (Optn).

Trapianto di polmone

L’attività trapiantologica di polmone a Padova è nata nel 1995 e da allora sono stati eseguiti 444 innesti nel Centro di Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova. Tra tutti gli organi il polmone è uno dei più complessi da trapiantare in quanto è un organo particolarmente delicato, la cui conservazione è difficile perché richiede contenuti tempi di ischemia. Inoltre il polmone è un organo a diretto contatto con l’ambiente esterno mediante le vie respiratorie e ciò lo espone maggiormente al rischio di infezioni a seguito dell’operazione. A fronte dell'aumento delle donazioni registrato negli ultimi anni, è utile evidenziare che per i trapianti pediatrici la situazione è ancora difficile. Infatti le donazioni pediatriche di cuore sono ancora molto limitate in quanto nei bambini, il cuore di un adulto non è utilizzabile. Per questo è necessario aumentare l’informazione attraverso campagne di sensibilizzazione.

Trapianto di cellule staminali

Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche (Tcse) è una procedura complessa che prevede la ricostituzione del sistema ematopoietico del paziente a partire da cellule staminali infuse dal paziente stesso o da un donatore compatibile dopo un appropriato trattamento chemio e/o radioterapico. Il Tcse trova indicazione nel trattamento di numerose patologie oncologiche e non oncologiche dell’età pediatrica e adolescenziale, tra cui la leucemia, alcuni tumori solidi, emoglobinopatie (es. talassemia e drepanocitosi), immunodeficienze, insufficienze midollari congenite o acquisite, malattie metaboliche. Da segnalare l'intervento di Paloma Jara Vega Coordinatrice della Rete TransplantChild-Ern che ha la propria base organizzativa all'Ospedale Universitario La Paz di Madrid e che ha presentato questa importante rete. Per renderla operativa ci sono voluti 5 anni, dal 2012 al 2017, 18 sono i centri che vi aderiscono, 4 sono in Italia, uno di questi è Padova. E' una rete di scambio di informazioni, una piattaforma virtuale dove gli specialisti si possono confrontare sul pre e post trapianto pediatrico ma utile anche ai pazienti e le famiglie. È uno strumento di confronto su esperienze per ottimizzare le cure (e così pure i costi!) Non non girano cioè i pazienti per gli ospedali europei , per quanto possibile, ma le conoscenze e l informazioni.

Fondazione Città della Speranza

Nell’ambito dell’attività trapiantologica un ruolo centrale è svolto dalla ricerca scientifica e Padova può vantare la presenza della Fondazione Città della Speranza, nata con questo obiettivo. La prima grande impresa realizzata dalla Fondazione fu la costruzione della nuova Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova nel 1996, a cui seguirono, tra il 1998 e il 2010, la realizzazione di un Day Hospital e di un Pronto Soccorso pediatrico sia a Padova che a Vicenza. Nel 2012 risale l’apertura dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza che è il più grande centro di ricerca europeo sulle malattie infantili. In ambito ospedaliero, un importante contributo viene offerto da varie Associazioni di Volontariato con le quali l’Organizzazione Per una Nuova Vita ha collaborato più volte, sia nell’ideazione di campagne di sensibilizzazione che nell’accoglienza di pazienti pediatrici e dei familiari presso Casa S. Rita. Tra queste Associazioni ricordiamo: Il sogno di Stefano (trapianto renale), Un Cuore Un Mondo (trapianti cardiaci), Associazione Italiana Leucemie, linfomi e mieloma AIL.

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