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1971-2021: mezzo secolo dalla legge che ha salvato i Colli Euganei

Antonio Scarabello, vice presidente del Parco: «Una risposta necessaria per la salvaguardia del territorio. Ora sono operative solo 4 cave: 2 a Vò e 2 a Montemerlo che, entro due anni, termineranno la loro attività estrattiva, cessando definitivamente»

Ricorrono i 50 anni dalla promulgazione della Legge 1097 (la cosiddetta Legge Romanato-Fracanzani) che ha salvato i Colli Euganei dallo smembramento a causa delle cave. La legge speciale  emanata nel 1971 aveva messo lo stop alla distruzione dei Colli e alla cessazione dell’attività delle  70 cave allora presenti.  L’argomento è stato affrontato a Battaglia Terme alla sala Bachelet,  in occasione degli incontri sulla storia del Monastero Santa Maria del Monte delle Croci, promossi dall’Associazione “La Vespa” con il coordinamento delle associazioni e il patrocinio del Parco Regionale dei Colli Euganei e del Comune di Battaglia Terme.

Gli incontro

L’ultimo incontro si è svolto venerdì 15 ottobre con Gianni Sandon che ha svolto i tema "Dalla Tenuta agricola all'attività di cava e legge 1097, 1920-1971". Nei precedenti incontri hanno relazionato Flavia Tasca (con la moderazione del giornalista Francesco Jori) sulla storia del monastero e Paolo Bonaldi "Il Monastero divenuto azienda agricola, nel tempo dei duchi di Modena, proprietari della villeggiatura del Catajo, 1800-1920”.

«L'attività di estrazione cesserà entro due anni»

Il vice presidente del Parco Colli Euganei Antonio Scarabello ha evidenziato come grazie a quella legge i Colli Euganei furono salvati con il blocco delle 70 cave che furono drasticamente ridotte e monitorate. «Ora sono operative solo 4 cave: 2 a Vò e 2 a Montemerlo che, entro due anni, termineranno la loro attività estrattiva, cessando definitivamente». Scarabello ha poi sottolineato che dal 1989 l’intero territorio (che raggruppa 15 comuni) è sotto l’egida del Parco appositamente istituito dalla  Regione Veneto. Si tratta di  una risposta positiva salvaguardando e valorizzando l’aspetto floro-faunistico, ambientale e  paesaggistico. «Da parte del Parco Colli Euganei è fondamentale il continuo confronto con le istituzioni e le associazioni presenti nel territorio» ha concluso Scarabello.

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