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“Aula didattica a cielo aperto”: rinnovato il progetto tra Parco Colli e il Duca degli Abruzzi

Gli studenti saranno impegnati a conservare la biodiversità di un’importante area sperimentale agricola situata nel comune di Galzignano Terme, in località Chiesa Vecchia. Vigneti e uliveti che hanno già portato i loro frutti

Porta la data del primo gennaio 2021 l’accordo con il quale l’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei ha rinnovato il rapporto che lo lega all’Istituto di Istruzione Superiore “Duca degli Abruzzi” di Padova, per la gestione del Campo studio/conservazione di biotipi locali di vite e olivo.

La conservaione delle biodiversità

Si tratta di un’importante area sperimentale agricola situata nel comune di Galzignano Terme, in località Chiesa Vecchia, per la conservazione della biodiversità delle varietà vinicole e olivicole autoctone del territorio collinare euganeo.

Oliveto e vigneto

I 1.650 mq, che costituiscono il sito, sono stati realizzati circa una decina di anni fa (2008 il vigneto – 2011 l’oliveto) dall’Ente Parco Colli con il recupero di terreni degradati e valorizzandoli attraverso un sistema di terrazzamento stretto, tipico degli Euganei, in cui hanno trovato coltura circa 1.300 barbatelle di vitigni autoctoni e 100 piante di olivo.

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Le vigne

Le tipologie di uve messe a dimora rappresentano sia varietà a bacca bianca (come Serprino; Moscato bianco; Pedevenda; etc) sia a bacca rossa (come Corbina; Pattaresca; Turchetta; Marzemina; etc) allevate con sistema “doppio capovolto”, anch’esso tradizionale tra i metodi di gestione del vigneto nel territorio euganeo.

Gli ulivi

Lo stesso scrupolo, legato alla conservazione delle specie autoctone, è stato usato per le cultivar degli olivi, mettendo a dimora circa venti varietà, ognuna rappresentata da 5 piante, tipiche del Triveneto. Le cultivar rappresentate sono Casaliva; Cipressino; Coratina; Drop; Favarol; Frantoio; Grignano; Itrana; Leccino; Leccio del Corno; Marzemina; Matosso; Maurino; Moraiolo; Padanina; Pendolino; Rasara; Raza; Riondella e Trepp. Oggi l’area è diventata di grande suggestività e di facile accesso grazie anche al sentiero che circonda l’intero colle, e allo stesso tempo mantiene la propria funzione didattica e conservativa di un’eredità preziosa per l’economia, la tradizione e la cultura euganea.

Una grande aula a cielo aperto

«Ed esattamente questa custodia della biodiversità agricola, oltre che del paesaggio – spiega il vicepresidente del Parco Regionale dei Colli Euganei, Antonio Scarabellodi cui l’Ente si è fatto carico, a costituire quel valore che rende il Campo Studio una grande opportunità didattica: una sorta di grande aula a cielo aperto ideata appositamente per concorrere nella formazione degli studenti che diventeranno i futuri operatori tecnici nel settore agricolo. Promuovere l’agricoltura di eccellenza – come la viticoltura o l’oleicoltura – nelle forme legate ad una maggiore sostenibilità ambientale rientra tra gli impegni che l’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei porta avanti con determinazione. Difendere le varietà autoctone, infatti, significa difendere parte integrante di quel patrimonio che insieme a quello fito-floristico naturale rende unico il paesaggio euganeo. L’obiettivo, infatti, è sempre la tutela dell’ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori».

Altri tre anni

In quest’ottica, infatti, è maturato fin dal 2017 il progetto “Conservazione della biodiversità agricola” in sinergia con l’Istituto di Istruzione Superiore “Duca degli Abbruzzi”, oggetto del rinnovo al primo gennaio di quest’anno per altri tre anni, con l’affido in comodato d’uso gratuito dell’area sperimentale-agricola-didattica.

Gli studenti si occuperanno del territorio

«Il progetto – spiega la preside dell’Istituto di Istruzione Superiore “Duca degli Abruzzi”, Alessandra Garrì costituisce un bell’esempio di ‘territorio che si occupa della scuola’ e successivamente saranno gli studenti dell’Istituto ad occuparsi del territorio. Del resto stiamo preparando i nostri ragazzi ad intraprendere un’attività importante che rappresenta una fetta significativa anche dell’economia euganea e quindi quello che viene seminato oggi è destinato a diventare il frutto di domani».

Quali sono le attività svolte

Come attività formative e didattiche gli studenti dell’Istituto provvedono alla potatura secca e verde, si occupano della stesura del piano di difesa fitosanitaria e ovviamente della raccolta delle uve e delle olive, compresa la successiva trasformazione realizzando prove di microvinificazione ed estrazione dell’extravergine.

Le produzioni ottenute

«Dal campo sperimantale – spiega il professor Gianni Callegaro, direttore dell’Azienda annessa all’Istituto Duca degli Abruzzi – gli studenti hanno già iniziato ad ottenere i primi risultati in termini di produzioni. Si tratta di due vini, un rosso e un bianco, ai quali sono stati dati rispettivamente i nomi di “Smissioto del Duca” e “Vaporella”. Anche per quanto riguarda l’olio i ragazzi hanno lavorato in creatività, creando l’etichetta che andrà ad indicare la produzione di extravergine ottenuta quest’anno da una stagione che ha regalato qualità e quantità».

Un progetto multitasking

«Il campo studio/conservazione di biotipi locali di vigneto e olivo – conclude il vicepresidente, Scarabello – è l’esempio di un progetto multitasking, ossia rivolto a raggiungere più risultati simultaneamente perché a tutti gli effetti costituisce: una pagina di storia su come veniva gestita la campagna euganea, è un angolo dedicato alla conservazione e alla tutela delle varietà vinicole e olearie autoctone, è un’area di studio e didattica per la formazione dei giovani tecnici ed è anche un piccolo angolo turistico che grazie al percorso ad anello, che cinge l’intera zona, regala uno scorcio originale dei Colli Euganei a turisti e visitatori».

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