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Fino a mille euro in busta paga per affrontare il caro-energia: l'iniziativa del Policlinico

Lo hanno deciso i rispettivi CdA del Policlinico Abano e del Centro medico di Foniatria che hanno definito questa misura, ad personam e non tassabile, in favore dei lavoratori con un reddito fino a 30.000 euro

Un sostegno concreto ai lavoratori per affrontare il caro-energia e l’aumento delle spese di luce, gas e acqua: la società Casa di Cura Abano Terme Polispecialistica e Termale S.p.A., titolare del Policlinico Abano di Abano Terme, e Centro Medico di Foniatria S.r.l., titolare del Centro Medico di Foniatria di via Bergamo 10 a Padova, strutture sanitarie facenti parte del network Gruppo Policlinico Abano, hanno stabilito di erogare ai propri dipendenti fino a mille euro a titolo di rimborso delle spese sostenute nel 2022 per le utenze domestiche.

Rimborso spese

Lo hanno deciso i rispettivi CdA che hanno definito questa misura, ad personam e non tassabile, in favore dei lavoratori con un reddito fino a 30.000 euro. Un provvedimento, questo, che si inserisce nel quadro previsto dal D.L. 115/2022 come integrato dal D.L. 176/2022, il cosiddetto “Decreto Aiuti Quater” che, tra le misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti, ha innalzato da 600 a 3.000 euro il limite di esenzione contributiva e fiscale dei fringe benefit, cioè dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori, comprese le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle bollette. «Con questa iniziativa - spiega Nicola Petruzzi, presidente delle due società - il Policlinico Abano e CMF intendono farsi carico degli ingenti costi dell’energia che vanno a erodere significativamente la busta paga dei lavoratori appartenenti alle fasce di reddito più svantaggiate e delle loro famiglie, in modo da offrire un supporto tangibile a chi ha contribuito anche quest’anno al raggiungimento di importanti obiettivi per le nostre Casa di Cura. Abbiamo ritenuto di condividere quanto previsto dal Governo per le fasce salariali più deboli, applicando le misure previste dal Decreto Aiuti per sostenere il potere d’acquisto delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori». Questi fringe benefit aziendali sono dunque benefici accessori destinati alle categorie reddituali più deboli che non abbiano percepito in passato né percepiranno nel corso del 2023 altre forme d’incentivazione.

Mille euro

«Nonostante l’incremento dei costi energetici sostenuti per il funzionamento delle strutture, che hanno visto triplicare le bollette di luce e gas, le Società intendono erogare somme per un importo massimo mille euro a ogni lavoratore avente diritto. Il contributo potrà essere richiesto anche dalle lavoratrici dipendenti in maternità, anche in ragione dell’ampliamento del nucleo familiare», specifica Petruzzi. Gli importi spettanti saranno erogati con la busta paga di dicembre 2022 (in pagamento entro il 12 gennaio 2023), previa presentazione della documentazione attestante il diritto ai benefici. In particolare, entro il 4 gennaio 2023 i lavoratori interessati dovranno consegnare all’Ufficio Personale l’istanza con specifico modulo e gli originali delle bollette per le quali si intende chiedere il rimborso.

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