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Al via la candidatura a Riserva della Biosfera Mab Unesco dei Colli Euganei

Cosa è stato fatto finora, ma soprattutto, cosa si dovrà fare adesso? Il convegno di sabato 8 ottobre a Lozzo Atestino ha voluto far chiarezza sul percorso che accompagnerà lo sviluppo del dossier di candidatura, ma anche quali saranno poi le azioni da realizzare se il territorio dovesse essere riconosciuto come parte della rete delle Riserva della Biosfera

Si è tenuto sabato 8 ottobre 2022, presso la Sala Convegni di Banca Adria a Lozzo Atestino, il convegno pubblico di avvio della candidatura dei Colli Euganei a Riserva della Biosfera MAB UNESCO, di cui il Parco Regionale dei Colli Euganei è soggetto coordinatore.

Le cosa da fare

Durante l’incontro sono stati presentati: il Programma MAB UNESCO, le funzioni delle Riserve della Biosfera, il percorso svolto finora e le attività proposte al territorio nel prossimo periodo. Sono state approfondite le modalità e le occasioni di partecipazione attiva, che costituiranno il percorso di animazione territoriale che accompagnerà lo sviluppo del Dossier di candidatura e che getteranno le basi per le azioni da realizzare una volta che il territorio dovesse essere riconosciuto come parte della rete delle Riserva della Biosfera.

Il Sindaco di Lozzo Atestino, Luca Ruffin

All’importante giornata convegnistica ha partecipato il Sindaco di Lozzo Atestino, Luca Ruffin, che ha colto l’occasione di ribadire l’importanza che la candidatura a Riserva della Biosfera MAB UNESCO rappresenta per l’intero territorio euganeo e non solo. «È un impegno – ha spiegato – che il nostro territorio si assume, è una responsabilità importante che ci permette di programmare il futuro: non solo quello dell’area del Parco, ma anche dell’intero circondario il quale potrà beneficiare di un patrimonio naturalistico ulteriormente tutelato da uno sviluppo che saprà riconoscerne e implementarne il valore».

Mauro Giuriolo, Presidente Banca Adria Colli Euganei

Al suo intervento ha fatto seguito quello di Mauro Giuriolo, Presidente Banca Adria Colli Euganei, che di fatto ha fatto gli onori di casa, visto che l’incontro si è tenuto presso la Sala Convegni di Banca Adria a Lozzo Atestino. «Da rodigino, e quindi da persona che ha già assistito alle importanti ricadute che il riconoscimento di Riserva della Biosfera ha portato al vicino territorio del Parco Regionale del Delta del Po – attestazione ottenuta nel 2015 – non posso che confermare l’importanza di questo percorso che il territorio dei Colli Euganei ha intrapreso. Sarà una crescita esponenziale e Banca Adria Colli Euganei continuerà a fare la sua parte affinché il progetto arrivi a buon fine».

Anche la Regione Veneto

La Regione Veneto, da subito ha creduto nel percorso di riconoscimento avviato dal territorio euganeo, finanziandone il documento di indirizzo alla candidatura, sviluppato nei primi mesi del 2021 grazie ad un finanziamento concesso dalla Regione Veneto nel contesto del DGR 1627 del 19/11/2021, ottenuto aggiudicandosi un bando finalizzato a sostenere la presentazione di candidature ai programmi UNESCO Heritage, MAB ed Intangible Heritage. In questa occasione la Regione è stata rappresentata dall’Assessore regionale allo Sviluppo economico e Energia, Roberto Marcato e dal dirigente regionale Mauro Viti, in rappresentanza dell’Assessorato regionale al Territorio, Cultura, Sicurezza, Flussi migratori, Caccia e pesca. «Il processo di candidatura – ha spiegato l’assessore Marcato – rappresenta una ulteriore nuova spinta verso la concretizzazione di un progetto di sviluppo sostenibile del territorio, attraverso uno strumento grazie al quale sarà possibile cogliere quelle nuove opportunità che contribuiranno a rendere i Colli Euganei sempre più incisivi nella concretizzazione di soluzioni innovative di resilienza alle sfide ambientali, sociali ed economiche dei nostri tempi. Insomma porterà l’area euganea ad essere concorrenziale con le zone più dinamiche del Veneto, per questo la Regione sostiene la candidatura: lavoriamo per creare opportunità di crescita, affinché lo sviluppo dei diversi territori veneti non contenga disparità, ma sia il più omogeneo possibile». «Il percorso che porterà al riconoscimento di Riserva della Biosfera – ha proseguito Viti – deve costituire l’opportunità di sanare quella ferita inferta calando l’Ente Parco dall’alto più di 30 anni fa. Quell’atto costituì una forzatura per i territori, in quanto trovarono vincoli nelle proprie scelte che in parte e per un certo periodo hanno creato uno squilibrio con altre zone non soggette a tutela. Quella scelta, tuttavia, fu giusta e oggi questo percorso riapre alla possibilità che nella costruzione del futuro ci sia il contributo di tutti. Questo percorso è inclusivo perché ha lo scopo di coinvolgere tutti e, proprio per questo, è un’occasione da non lasciarsi sfuggire».

Il presidente del Parco Regionale dei Colli Euganei, Riccardo Masin

Al tavolo dei relatori non poteva mancare il presidente del Parco Regionale dei Colli Euganei, Riccardo Masin, il quale ha ricordato che candidatura dei Colli Euganei a Riserva della Biosfera MAB UNESCO nasce proprio da un’iniziativa popolare. «Il primo ad intuire il potenziale che questo riconoscimento avrebbe comportato per i Colli Euganei – ha spiegato - fu Franco Zanovello, al tempo presidente della Strada dei Vini Colli Euganei. Già allora erano stati avviati dei contatti con il Ministero e la Regione e già allora il territorio si era dimostrato allineato sulla necessità di cogliere questo traguardo. Il MAB UNESCO non è un nuovo organo giuridico che eserciterà una nuova azione di tutela sul paesaggio, non si tratta di nuovi vincoli, ma di una nuova opportunità che potrà mettere in valore i vincoli esistenti, promuovendo un’azione sinergica delle organizzazioni attive sul territorio con l’obiettivo di far affermare un’idea di sviluppo economico e sociale delle comunità che sia sostenibile e condiviso. Questo territorio è stato sui blocchi di partenza per troppo tempo, è tempo di alzarci e di partire. Dopo due anni di Covid e la crisi economica che bussa alle porte del nostro tempo, non è più possibile tergiversare».

Matteo Ceruti, della Fondazione Cariparo

I vantaggi che il riconoscimento di Riserva della Biosfera potrà portare all’area Euganea sono stati ricordati anche da Matteo Ceruti, della Fondazione Cariparo. «Le ricadute saranno importanti – ha spiegato – e toccheranno ogni aspetto della vita del territorio a cominciare dalle possibilità di ottenimento di risorse economiche fondamentali per concretizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile condivisi. L’ottenimento di riconoscimenti UNESCO, infatti comporta il poter contare su premialità nell’aggiudicazione di finanziamenti pubblici, come si sta rendendo evidente anche con i bandi del PNRR, oggi così importanti nell’accompagnare i progetti di sviluppo. Ne sono un esempio i 25 milioni di euro ottenuti dal Parco del Delta del Po per lo sviluppo turistico dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Cariparo da sempre è sensibile e accompagna queste opportunità che si aprono per il territorio. In questo senso, l’impegno della fondazione, che è stata anche in passato partner in progetti ambiziosi come il Forum dei Giovani del MAB UNESCO che si è tenuto, appunto nel Delta del Po, nel 2017 o come il progetto Water Museums of Venice. Cariparo ha quindi accolto la candidatura coordinata del Parco, riconoscendo l’opportunità che ciò rappresenta per far entrare il territorio in una rete internazionale di relazioni e di occasioni di innovazione e rilancio. Qui la formula, a volte abusata, dello Sviluppo Sostenibile, può davvero farsi concreta e riempirsi di contenuti».

Matteo Ceruti, della Fondazione Cariparo

È intervenuto poi Philippe Pypaert, Programme Specialist in Natural Sciences presso UNESCO, che collegatosi in videoconferenza con la sala ha rinnovato la sua disponibilità ad accompagnare la candidatura in questo percorso che si concluderà a maggio del 2024. Il suo contributo in termini di coordinamento fu fondamentale anche per il riconoscimento del Delta del Po come Riserva della Biosfera nel 2015.

Si sono ripercorse quindi le attività realizzate finora e propedeutiche all’avvio della candidatura introducendo poi il programma di azioni di approfondimento tecnico e di coinvolgimento attivo della comunità, che comporranno il percorso di animazione territoriale che accompagnerà la redazione del Dossier di candidatura e che sarà composto di:

  • un ciclo di incontri tematici rivolti ai portatori di interesse territoriali (al via da novembre);
  • alcune giornate divulgative realizzate in favore della cittadinanza (nei mesi invernali del 2022 e nella primavera 2023);
  • appositi workshop e incontri dedicati e specificatamente rivolti al coinvolgimento delle amministrazioni e degli stakeholders locali e finalizzati a mettere a fuoco la definizione finale della bozza di zonazione proposta nella prima fase di attività;
  • incontri per la discussione della proposta di governance;
  • alcune azioni per la raccolta di progettualità significative per l’impatto su uno o più degli SDGs che compongono l’Agenda 2030 attualmente in corso o in programmazione;
  • alcune specifiche azioni di coinvolgimento finalizzate alla definizione partecipata del “Documento di Indirizzo al Piano di Azione della Riserva della Biosfera Colli Euganei”.

Il programma MAB UNESCO

Il Programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB – Man and Biosphere) è un’iniziativa intergovernativa del settore scienze dell’UNESCO che ha come obiettivo principale quello di promuovere, sin dal 1971, l’idea che sviluppo socioeconomico e conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e culturale siano compatibili fra di loro, ovvero lo “Sviluppo Sostenibile”, la connessione tra uomo e natura per un futuro positivo di entrambi gli elementi.

Nell’ambito del programma MAB è stata costituita una rete mondiale di Riserve della Biosfera, riconosciute a livello internazionale nella struttura stessa del Programma MAB dell’UNESCO, dove l’accento è posto su forme di gestione integrata, partecipata e decentralizzata dello sviluppo. Le Riserve della Biosfera rappresentano una rete di eccellenze che ricoprono un ruolo fondamentale per la concreta attuazione dei «Global Goals», i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile condivisi dai 193 Paesi membri dell’ONU, che si impegnano a raggiungerli entro il 2030.

Entrare a far parte della rete delle Riserve della Biosfera offrirebbe al territorio nuovi impulsi e stimoli per progetti concreti e sostenibili grazie allo scambio di buone pratiche e alle partnership della rete MAB, nuove e più efficaci opportunità di collaborazione e apertura a nuove ricche relazioni culturali sociali e economiche con altri territori afferenti alla rete internazionale MAB che stanno affrontando le stesse sfide della sostenibilità.

Il percorso di candidatura dei Colli Euganei

Il Parco Regionale dei Colli Euganei negli ultimi anni, ha avviato le attività preliminari necessarie ad intraprendere il percorso di candidatura a Riserva della Biosfera secondo il programma “Man and the Biosphere” (MAB) di UNESCO (https://en.unesco.org/mab) del territorio ecologicamente connesso ai Colli Euganei.

Nei primi mesi del 2022, sono state sviluppate le attività previste nella fase iniziale del percorso, che hanno visto il coinvolgimento attivo dei Sindaci e dei Consigli Comunali dei Comuni del Parco- riconosciuti come rappresentanza democratica delle comunità che vivono il territorio- e degli organismi di governance del Parco oltre ad un’azione divulgativa del percorso realizzata con incontri tematici. Queste attività si sono realizzate grazie ad un finanziamento concesso dalla Regione Veneto nel contesto del DGR 1627 del 19/11/2021, ottenuto aggiudicandosi un bando finalizzato a sostenere la presentazione di candidature ai programmi UNESCO Heritage, MAB ed Intangible Heritage. Ora, grazie al supporto della Fondazione Cariparo, si è in procinto di dare avvio ufficiale al processo di candidatura, che porterà allo sviluppo del percorso di animazione territoriale e del dossier.

Il territorio candidato a diventare nuova Riserva della Biosfera – nell’ipotesi attualmente in via di approfondimento – sarà costituito dall’intera superficie dei 15 comuni che attualmente ricadono all’interno dei confini del Parco Regionale dei Colli Euganei: Abano Terme, Arquà Petrarca, Baone, Battaglia Terme, Cervarese Santa Croce, Cinto Euganeo, Este, Galzignano, Lozzo Atestino, Monselice, Montegrotto Terme, Rovolon, Teolo, Torreglia, Vo’ Euganeo. La superficie della candidanda Riserva della Biosfera sarebbe quindi quasi il doppio di quella che attualmente costituisce il parco e includerebbe i centri abitati più popolosi, i distretti turistici ed economici maggiormente attivi, coinvolgendo quindi importanti portatori di interesse, potenzialmente centrali nel processo di crescita delle comunità e nel percorso verso la transizione ecologica, la conservazione della biodiversità, la resilienza ai cambiamenti climatici, l’innovazione sociale, l’implementazione dell’attrattività del territorio per i giovani.

Foto articolo da comunicato stampa

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