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"Il Pink si fa Green": 16 imprenditrici padovane raccontano le loro storie su "Fuori la voce"

L’iniziativa è promossa nell’ambito del progetto camerale di marketing territoriale “VicIN.i al territorio” per dare voce alle eccellenze e alle storie d’impresa patavine

Dare voce alle imprenditrici del territorio che attraverso la loro attività portano avanti ogni giorno scelte sostenibili, green e innovative. Questo l’obiettivo del progetto “Il Pink si fa green”, edizione speciale del magazine patavino “Fuori la Voce” che nel numero di dicembre, sostenuto dalla Camera di Commercio di Padova e dal Comitato imprenditoria femminile, con il supporto organizzativo di Venicepromex, Agenzia regionale per l’internazionalizzazione del sistema camerale, racconta le storie di 16 imprenditrici padovane e delle loro “imprese sostenibili”.

"Il Pink si fa green"

Donne, mamme, nonne, che operano in diversi settori dell’economia padovano, raccontano di se stesse all’interno della loro impresa, negozio, laboratorio e spiegano il perché della loro scelta “green” e il loro essere imprenditrici “pink” con tutte le difficoltà e le potenzialità del caso. L’iniziativa rientra tra le attività di marketing territoriale “VicIN.i al territorio” sviluppato dalla CCIAA di Padova e da Venicepromex per promuovere il “Sistema Padova” attraverso il sostegno di azioni e progetti condivisi con le diverse associazioni di categoria ed enti locali che danno voce al territorio incoraggiando la scoperta delle eccellenze del territorio, implementando una rete di relazioni tra i soggetti responsabili dell’economia locale e favorendo nuove relazioni. Nel realizzare il numero speciale di “Fuori la voce” tre sono stati i compagni di viaggio rappresentativi del mondo economico della città del Santo: Venicepromex, la Camera di Commercio di Padova con le sue Associazioni di Categoria ed il suo Comitato Imprenditoria Femminile. Ne è uscito un inserto decisamente originale, una vera e propria fotografia dell’impresa al femminile, eco sostenibile, innovativa e che guarda alle future generazioni, all’interno del territorio padovano. Di seguito le protagoniste dello speciale, proposte dalle rispettive Associazioni di Categoria.

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Chiara Rossetto - Molino Rossetto

La Molino Rossetto S.p.A. è un’azienda forte di una lunga tradizione alle spalle che inizia nel lontano 1760. Oggi, alla guida della società, c’è Chiara Rossetto, amministratrice delegata, imprenditrice di Assindustria Venetocentro, che rappresenta la settima generazione di una famiglia di mugnai. Tra i valori che guidano l’azienda c’è una forte attenzione ai temi della sostenibilità ambientale. Ma non solo. Per esempio, nel 2019 Molino Rossetto ha ricevuto il premio ADI Packaging Design Award. La nuova linea di farine è stata premiata per la soluzione innovativa di uso che permette apertura e chiusura facilitate, la conservazione e riutilizzo del prodotto, facilita il dosaggio e racconta in maniera coerente prodotto e azienda: il packaging è in cartone e completamente riciclabile.

Andrea Gavriel - La vie future

Andrea Gavriel imprenditrice di Ascom Padova. Andrea Gavirel ha nonna tedesca ed è da due anni in Italia. Durante la pandemia ha deciso di aprire un negozio di giocattoli e abiti per neonati e bambini ecosostenibile, di giochi in legno, realizzati con oli e colori atossici, di abiti di cotone al 100%, provenienti soprattutto dal Nord Europa.

Valeria Arzenton - Zed!

Valeria Arzenton è cofondatrice del gruppo Zed!, azienda associata ad Ascom Padova, una delle più importanti aziende italiane nel settore dello spettacolo dal vivo, che opera in tutto il Nord-Est e ha proprio a Padova la sua sede operativa ed il fulcro delle sue attività. Assieme a lei Diego Zabeo e Daniele Cristofoli.

Elisa Dilavanzo - Maeli

Imprenditrice e sommelier, associata a Coldiretti Padova, ha rilevato i vigneti sui Colli Euganei e preso la gestione di Cantina Maeli con i suoi soci. La cantina produce una varietà di vini con tecniche di coltivazione della vite e di produzione del vino sostenibili, con un’attenzione particolare alla biodiversità della zona. La specialità della Cantina è il Moscato giallo. Elisa Dilavanzo lavora con un team di cinque donne ed altri collaboratori uomini.

Valentina Galesso - Tenuta Va Oltre

Dopo anni passati nell’imprenditoria delle calzature, Valentina Galesso è presidente di Coldiretti Donne Impresa e ha fondato la tenuta Va Oltre, che oltre a essere fattoria didattica e offrire corsi di equitazione, è anche agriturismo e si dedica alla coltivazione di piante officinali che servono per la produzione di una linea cosmetica. I cavalli presenti nella tenuta vengono fatti vivere in condizioni più naturali possibili, all’aperto e non chiusi costantemente in stalla.

Mara Sanavio - Mòmon

Mara Sanavio, associata a Confartigianato Padova, ha un laboratorio in casa di giocattoli, coperte, ninnoli per neonati, fatti a mano, e realizzati con materiali naturali, cotone al 100% biologico, semi di lino, lavanda..Lei ha unito la sua arte di illustratrice alla passione del filo e del ricamo. E sempre in pandemia ha deciso di aprire l’attività e di realizzare il suo sito con e-commerce.

Maria Di Matteo - Dese Legnami

Maria di Matteo è lucana d’origine, ma a Piombino Dese ha deciso di fondare un’attività associata a Confartigianato Padova che, attraverso il recupero e utilizzo di legno fatto arrivare anche dalla Basilicata, crea realizzazioni in legno, come bricole, mantenendo integre e non trattate le caratteristiche del materiale. Ha un passato da ex-stilista ma ha deciso di darsi a questo nuovo campo nel 2017.

Alessia e Laura Barduca - Barduca

Alessia e Laura Barduca proseguono la tradizione di famiglia nella gestione dell’azienda agricola - associata a Confagricoltura Padova - che coltiva i suoi prodotti biologici con tecniche che mirano a preservare le caratteristiche e la fertilità del terreno e a ottimizzare la qualità dei prodotti. Una famiglia di imprenditori agricoli, un passaggio generazionale in quel di Borgoricco, la scelta di coltivare in maniera biologica per rispettare la terra, a rotazione, utilizzando anche i fiori, vendendo verdure in busta.

Caterina Turetta - Pizzeria Tiffany

Pizzaiola da pochi anni, associata a Cna Padova, si è fatta da sola, ha la bottega sotto casa a Teolo, ha deciso dopo anni di acquistare un forno elettrico per salvaguardare anche la salute dei sui clienti… e gli alberi.

Mariagrazia Agostini - Sciuscià

A Padova dopo anni passati a svolgere un lavoro d’ufficio, l’imprenditrice decide di darsi a un lavoro più manuale e artigianale. Associata a CNA Padova, si specializza nella rigenerazione della pelle, soprattutto di scarpe e borse, e tratta prodotti costosi e di altissima qualità, che spesso sono vecchi ma con cui il cliente ha un legame emotivo, per cui non li vuole buttare. L’obiettivo non è rendere nuovo, ma preservare le caratteristiche vintage riportando però l’indumento all’ordine e all’eleganza, quando è usurato dal tempo. Il concetto di recupero e di non buttar via è sostenibile. Per quanto riguarda i prodotti utilizzati, non sempre sono naturali, ma anche in questo settore ci si sta dirigendo verso lo sviluppo di prodotti più ecosostenibili possibile.

Francesca Zambonin - Ciokkolatte

Associata ad Appe Padova, insieme ai soci ha fondato Ciokkolatte nel vicentino ed è arrivata a Padova con la sua gelateria situata in Piazza dei Signori. Le parole d’ordine sono prodotti del territorio e linea completamente gluten free. L’obiettivo è creare un gelato di qualità in cui il tocco femminile sia evidente anche nelle ricette. Il gusto al caramello salato ha vinto diversi premi.

Eugenia Rubin - Nero di Seppia bistrot d'autore

Insieme alla sorella gestisce il ristorante - associato ad Appe Padova - in centro città facendo della sostenibilità un punto fondamentale. In cucina riducendo al minimo gli sprechi, in generale nel ristorante attraverso piccole accortezze e la manutenzione e anche grazie alla caratteristica del locale in cui sono costantemente esposte mostre di artisti del territorio, a ognuna delle quali viene dedicato uno specifico menu. Questi artisti vengono così sostenuti, perché la sostenibilità non è solo green ma anche sociale.

Carolina Tessarolo - Love Couture

Giovanissima e titolare di un negozio - associato a Confesercenti - di abbigliamento e oggettistica a Cittadella. Carolina Tessarolo vende prodotti creati in loco come linea del negozio e supportando l’artigianato locale, oppure importati da angoli del mondo ma comunque selezionati in base all’artigianalità in fase di produzione. In quanto a sostenibilità green il negozio si è impegnato in accortezze come la sostituzione dei sacchetti usa e getta con borse di tela riutilizzabili. La spinta eco è una caratteristica dei giovani che Tessarolo rappresenta.

Silvana Rossi - Vivere a colori

In centro a Padova Silvana Rossi è titolare di un concept store - associato a Confesercenti - che propone oggettistica pensata e realizzata con materiali attentamente selezionati e provenienti da fornitori controllati. L’ecodesign è il punto forte del negozio, i cui prodotti in vendita sono anche realizzazioni fatte con piantine che danno un tocco green all’arredamento.

Gianna Pamich - Pastelli

L’azienda decennale - associata a Confapi - produce indumenti sanitari, come camici e divise, adotta standard di qualità nella produzione ed esporta in 52 paesi del mondo. Il made in italy è il punto forte, nel pieno rispetto delle normative sono attentamente messe al bando tutte le potenziali componenti tossiche e/o inquinanti di colori e tessuti. Non manca lo spirito d’innovazione, infatti dal 2013 si producono abiti con fili ottenuti dalle bottiglie in plastica e nel 2022 verrà lanciata una line adi camici creati con filato di bambù che permette di ridurre la quantità d’acqua impiegata, in un’ottica di riciclo e riduzione degli sprechi.

Carla Favarin - Grani Antichi Corte Assunta

Imprenditrice titolare di un’azienda agricola che coltiva a Correzzola campi seminati ad un’attenta selezione di grani particolari con tecniche antiche. Associata alla CIA Padova, rifiuta l’approccio dello sfruttamento intensivo del terreno, ottenendo una produzione quantitativamente non altissima ma di eccellente qualità. Carla Favarin dopo aver viaggiato trent’anni per l’Europa ha deciso di tornare nel suo paese di campagna, che si propone di vitalizzare anche stimolando il turismo rurale, vedendo nei progetti futuri la sede della sua azienda anche come agriturismo e fattoria didattica.

Il magazine

A chiudere in bellezza lo speciale Pink Green, la rilettura in chiave femminile di Padova Urbs Picta, da Giotto ai tempi nostri, attraverso le committenti donne che hanno “dipinto” Padova alle esperte di arte che spiegano i segreti dei dipinti padovani. Lo speciale “Il pink si fa green” è dunque il cuore del numero di dicembre di Fuori la Voce che propone nelle restanti pagine il “quotidiano” del magazine, dalla violenza sulle donne, alla situazione in Afghanistan, ai diritti dei bambini, ad una riflessione sull’utilità del carcere. Fuori la voce è un giornale che rilegge la società a suo modo, secondo il “prima le donne e i bambini”, dà voce a chi di solito rimane a lato o comunque fa meno notizia, portando alla ribalta i diritti on e off line dei ragazzi, delle donne e di chi merita spazio. È un magazine che racconta storie, fa informazione e sensibilizzazione, parte dalla cronaca per approfondirla e per parlare delle nuove realtà della società contemporanea.  I temi trattati sono molto vari: dal bullismo, alla violenza di genere, l’omofobia, ma anche la moda, la politica, il lavoro, la salute, la tutela delle donne, i libri e i film, solo per citarne alcuni. Per questo fine anno Fuori la Voce ha deciso di dare voce al femminile, sua tema forte, ma con lo sguardo rivolto all’ambiente, all’ecologia, ad un mondo migliore. Il numero speciale di dicembre sarà distribuito dalla Camera di Commercio di Padova alle associazioni di categoria e da Aps Holding. È possibile consultare online il magazine all’indirizzo www.fuorilavoce.news

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