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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Tra anteprime mondiali e scheletri extra-large: i dinosauri "conquistano" la Fiera di Padova

Ci sono anche i resti fossili di un esemplare di Tazoudasaurus naimi della lunghezza di circa 9 metri che dall'8 dicembre si mostrerà al pubblico di appassionati e curiosi fra i 250 reperti originali della mostra “Lost hangar: dinosauri rivelati”

Quando il Tirannosauro dominava incontrastato il Cretaceo superiore, circa 70 milioni di anni fa, gli esemplari di Tazoudasauro si erano già fossilizzati da ben 110 milioni di anni. Rappresentano un’antichissima testimonianza di inestimabile valore per la paleontologia i resti fossili di un esemplare di Tazoudasaurus naimi della lunghezza di circa 9 metri che dall'8 dicembre si mostrerà al pubblico di appassionati e curiosi fra i 250 reperti originali della mostra “Lost hangar: dinosauri rivelati”. 

Dinosauri

Allestita dalla società Venice Exhibition Srl nei 5000 mq espositivi del Padiglione 1 della Fiera di Padova, l’Expo paleontologica rappresenta la più grande collezione temporanea di fossili di dinosauri in italia. Ad annunciare la presenza del raro Tazoudasaurus naimi, nell'ambito dell'imponente evento espositivo patrocinato dal Comune di Padova, è il curatore della mostra scientifica progettata per un pubblico di famiglie e scolaresche ma anche di appassionati della materia, Ilario de Biase. «Un tempo astronomico ci separa dal Giurassico Inferiore di 180 milioni di anni fa - spiega de Biase - periodo in cui è vissuto Tazoudasaurus naimi, quando il Nord Africa e le Americhe erano ancora saldati fra loro formando un unico grande continente. L'unicità della sua scoperta di portata mondiale - aggiunge il curatore dell’allestimento - sta nel fatto che i depositi continentali di quell'antico periodo tra 199 e 176 milioni di anni fa, si trovano solo in pochi luoghi sulla Terra. Di conseguenza, si sa molto poco sulla storia dei dinosauri che vissero in questo periodo».

"Lost Hangar"

La mostra “Lost hangar: dinosauri rivelati” sviluppa un percorso con oltre 500 oggetti di paleontologia, etnografia, archeologia, zoologia ed astronomia, fornirà anche l’occasione per una riflessione sulla colonizzazione del pianeta da parte dell'Umanità e sulle sue possibilità di sopravvivenza. L’epilogo del percorso espositivo analizzerà infatti le due ipotesi più accreditate sull'estinzione di massa dei dinosauri nel Mesozoico segnando il passaggio al Cenozoico, era dei mammiferi. «L’ipotesi dell’asteroide troverà un posto d’onore - conferma de Biase - grazie all’esposizione di una collezione di 50 rocce meteoritiche italiane. Faranno da contraltare alcuni campioni di origine vulcanica in riferimento ai Trappi del Deccan. L’intento è mostrare al visitatore la molteplicità di fattori determinanti la transizione biologica». L'estinzione è un incidente ricorrente della storia naturale della vita: catastrofe per alcuni gruppi di animali e opportunità per altri. Fra gli interrogativi che emergeranno dalla visita della mostra: come guarì la Terra da quella estinzione? Come rigenerò la vita? “Lost Hangar: dinosauri rivelati” inviterà a fare una duplice riflessione anche sul destino della specie umana a rischio di estinzione per l’eventuale impiego di armi nucleari e su come sarebbe stato il mondo 'dinosauroide' se i dinosauri non si fossero estinti. «Fra le guide che condurranno i visitatori ci saranno esperti paleontologi – dichiarano da Venice Exhibition Srl - che formano un comitato scientifico di ricercatori italiani attivi in istituti e centri di ricerca esteri sulla paleontologia. La mostra internazionale è rivolta alle scolaresche di ogni ordine e grado perché è organizzata come un atlante preistorico dall’alto valore didattico che non mancherà certo di entusiasmare gli appassionati dei giganti del passato per scientificità e completezza delle informazioni». La mostra 'Lost Hangar, dinosauri rivelati' cambierà nel visitatore l’immagine di queste 'terribili lucertole' grazie ad una inedita collezione di fossili originali di dinosauri riuniti insieme per la prima volta, supportata da ricostruzioni animate dei giganteschi animali, Animatronics in scala 1:1, talmente realistiche per dettagli e movimenti, da venire impiegate nelle riprese cinematografiche. Un’area del padiglione 1 della Fiera di Padova sarà inoltre dedicata ad 5 installazioni di Paleoarte per scattarsi selfie firmati dagli artisti. Infine, nell'ottica educational, la mostra consterà anche di 50 postazioni di realtà virtuale per far rivivere in prima persona ai visitatori le esperienze preistoriche più importanti a cui andarono incontro i dinosauri nei 180 milioni di anni della loro comparsa sulla Terra.

Sergio Giordani

«La divulgazione scientifica - esordisce il sindaco di Padova, Sergio Giordani - in una città come Padova che in questo campo ha radici antiche, grazie anche alla nostra Università, è un tassello fondamentale delle politiche culturali della nostra Amministrazione. Questa esposizione che per ben sei mesi sarà visitabile in Fiera, va esattamente in questa direzione ed è particolarmente significativa perché tratta il tema popolare e affascinante dei dinosauri con rigore scientifico, proposto con un approccio alla portata anche di un pubblico generalista, utilizzando ad esempio le moderne tecnologie di animatronics in scala 1:1, che rendono particolarmente spettacolare la visita. La mostra inoltre s’inserisce perfettamente nel nuovo piano strategico della Fiera, che vede i grandi spazi del Quartiere Espositivo diventare un luogo aperto alla città, non solo per le manifestazioni fieristiche in senso stretto ma anche per molti altri eventi. Una Fiera che diventa luogo di ricerca, scambio di conoscenze con Centro Congressi, Competence Center Facoltà di Ingegneria, ma anche luogo di divertimento e socialità all’insegna della qualità e della cultura».

Antonio Bressa

«Saranno certamente migliaia le persone, tra famiglie, scuole e visitatori singoli, ad apprezzare questa interessante mostra dedicata ai dinosauri - aggiunge l’assessore alle attività produttive ed eventi, Antonio Bressa - un argomento evergreen, ma che presentato con questo approccio scientifico e divulgativo allo stesso tempo, sorprenderà anche i più smaliziati visitatori. Abbiamo scelto un palcoscenico diverso, rispetto ai consueti luoghi dedicate alle mostre, anche perché la Fiera è facilmente raggiungibile in treno e dispone di ampi parcheggi, fattori che agevoleranno i tanti turisti che verranno a Padova attratti proprio dai dinosauri. Inoltre, come già sottolineava il Sindaco, è un primo passo verso la trasformazione della Fiera in un’area aperta e fruibile in continuità a padovani e turisti, una vera e propria nuova piazza della città e non più un luogo vissuto solo pochi giorni all’anno in occasione delle fiere di settore».

Nicola Rossi

«Il nuovo piano strategico - spiega il Presidente di Padova Hall, Nicola Rossi - farà del quartiere fieristico un distretto dell’innovazione aperto a una pluralità di funzioni con un calendario che alle manifestazioni fieristiche e ai congressi medico scientifici affianca anche grandi esposizioni ed eventi culturali. Ecco che Lost hangar, dinosauri ritrovati, iniziativa unica che siamo orgogliosi di ospitare e che porterà a Padova Hall migliaia di famiglie, va proprio in questa direzione».

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